pensavo, oggi, a come sono stato stupido finora.
fino a ieri cercavo date nei locali o mi chiamavano loro, offrendo una cifra x per la mia prestazione professionale.
eventualmente, nicchiavo se la cifra proposta mi sembrava bassa o accettavo se il compenso mi sembrava adeguato.
stamattina mi sono fermato a pensare che il musicista è l'unica stupida categoria dove il committente decide la cifra che deve essere corrisposta al professionista per la sua prestazione.
è ridicolo.
quando hai bisogno di un avvocato, è lui che decide quanto costa, non tu quanto dargli.
all'idraulico non fai un'offerta, è lui che ti svena appena finito di metterti a posto il cesso.
al supermercato i prezzi sono esposti, non c'è un cartellino bianco col pennarello di fianco, che i prezzi li scrivi te.
ora,
1) intanto comincerò a offrire le mie prestazioni artistiche per una cifra comprensiva di enpals, ritenute ed ammortamento materiali, e
2) sarò io, d'ora in avanti, a dire al gestore che costo x. se non se lo può permettere, niente concerto.
se non hai i soldi per farti il portatile, non te lo fai, non è ne prendi uno di una marca sconosciuta e gli offri sessanta euro... questo invece è il ragionamento che fanno molti gestori di locali: "eh, ma dài, dovete farvi conoscere"...
basta.
a chi non è dentro questo ambito, questa riflessione può sembrare una stupidaggine, ma per chi giornalmente si trova ad avere a che fare con locali che pagano 50 euro a testa e pretendono fattura ed agibilità, questo discorso può fare la differenza.
suonerò sicuramente di meno, ma con meno travasi di bile.