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  1. #1

    [lavoro] il metodo americano

    Come fanno in America ad avere quel tipo di lavoro così 'mobile'?

    Un americano può cambiare professione anche 30 volte nella vita, come fa?

    Voglio dire, in Italia, giustamente, apprendisti a parte, ti assumono solo se hai una comprovata esperienza o una specializzazione in un settore. In America come viene valutata la classica figura lavorativa che ha fatto di tutto e di più e che quindi sa far tutto ma non certo bene come uno che ha fatto sempre e solo una cosa?

    Spesso ne ho piene le bisacce di programmare ma, ormai, a casua della metodologia di selezione in auge, posso fare solo quello . Mi dicono che in America non è così ma non capisco proprio come possa stare in piedi quel tipo di discorso.

    Probabilmnte questo ci porta ad avere personale molto più specializzato di quello oltre oceano però stavo considerando che, quì da noi, se i giovani fanno un passo falso nello scegliersi una professione poi son fottuti a vita

    Mi sento un po' in gabbia oggi

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    io ho 25 anni e ho lavorato in 6 posti diversi, stage esclusi

    però ho sempre migliorato le condizioni, quindi ne è valsa assolutamente la pena

  3. #3
    danno molta più importanza alle PR
    piattola.com/thule

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di TeoB
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    In america non c'è la discriminazione in base all'età.

    Conosco diversi professori universitari appassionati cosí tanto al loro lavoro (ricerca) che piuttosto che andare in pensione se ne vanno in america a lavorare finchè campano. Anche se hanno 65 anni vengono cmq assunti dalle università...

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    Re: [lavoro] il metodo americano

    Originariamente inviato da BSOD
    Come fanno in America ad avere quel tipo di lavoro così 'mobile'?

    Un americano può cambiare professione anche 30 volte nella vita, come fa?

    Voglio dire, in Italia, giustamente, apprendisti a parte, ti assumono solo se hai una comprovata esperienza o una specializzazione in un settore. In America come viene valutata la classica figura lavorativa che ha fatto di tutto e di più e che quindi sa far tutto ma non certo bene come uno che ha fatto sempre e solo una cosa?

    Spesso ne ho piene le bisacce di programmare ma, ormai, a casua della metodologia di selezione in auge, posso fare solo quello . Mi dicono che in America non è così ma non capisco proprio come possa stare in piedi quel tipo di discorso.

    Probabilmnte questo ci porta ad avere personale molto più specializzato di quello oltre oceano però stavo considerando che, quì da noi, se i giovani fanno un passo falso nello scegliersi una professione poi son fottuti a vita

    Mi sento un po' in gabbia oggi
    Forse danno importanza alla Formazione Professionale del lavoratore?

  6. #6

    Re: [lavoro] il metodo americano

    Originariamente inviato da BSOD
    In America come viene valutata la classica figura lavorativa che ha fatto di tutto e di più e che quindi sa far tutto ma non certo bene come uno che ha fatto sempre e solo una cosa?
    Semplicemente con la classificazione "carne da macello": ti prendo, ti faccio lavorare, non mi importa se non sei competente tanto costi poco, e quando non mi servi più ti butto via.
    Tranquillo, stiamo diventando così anche in italia.
    La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .

  7. #7
    Non saprei neanch'io se è meglio da noi o da loro, però in questo periodo sono veramente saturo della programmazione, dello stress e di tutte le problematiche inerenti ad essa ...e mi accorgo che, comunque, devo tener duro e continuare a propormi per questo tipo di ruolo.

    Ho 34 anni e se non faccio il programmatore il mio valore per il mondo del lavoro è pari a zero

    L'unica cosa che potrei fare sarebbe di rischiare del capitale (che non ho) per mettermi in proprio cambiando settore.

    Mi fa sentire in trappola sta cosa

  8. #8

    Re: [lavoro] il metodo americano

    Originariamente inviato da BSOD
    Come fanno in America ad avere quel tipo di lavoro così 'mobile'?

    Un americano può cambiare professione anche 30 volte nella vita, come fa?

    Voglio dire, in Italia, giustamente, apprendisti a parte, ti assumono solo se hai una comprovata esperienza o una specializzazione in un settore. In America come viene valutata la classica figura lavorativa che ha fatto di tutto e di più e che quindi sa far tutto ma non certo bene come uno che ha fatto sempre e solo una cosa?

    Spesso ne ho piene le bisacce di programmare ma, ormai, a casua della metodologia di selezione in auge, posso fare solo quello . Mi dicono che in America non è così ma non capisco proprio come possa stare in piedi quel tipo di discorso.

    Probabilmnte questo ci porta ad avere personale molto più specializzato di quello oltre oceano però stavo considerando che, quì da noi, se i giovani fanno un passo falso nello scegliersi una professione poi son fottuti a vita

    Mi sento un po' in gabbia oggi
    non saprei, hai ragione, però diciamo che in Italia a 30 anni sei finito indipendentemente, non è tanto la flessibilità, gli Italiani son flessibili, hai voglia, con tutte le volte che si son messi a 90 quando il nano blaterava ricchezza, il fatto è che le attuali leggi non ci aiutano ad essere flessibili ne mobili ma soprattutto non ci tutelano.
    Io non odio Berlusconi, è lui che odia tutti noi!

  9. #9

    Re: Re: [lavoro] il metodo americano

    Originariamente inviato da Fran©esco
    Semplicemente con la classificazione "carne da macello": ti prendo, ti faccio lavorare, non mi importa se non sei competente tanto costi poco, e quando non mi servi più ti butto via.
    Tranquillo, stiamo diventando così anche in italia.

    io ho avuto modo di parlare con degli americani, e voglio dire gli stipendi sono tutt'altra cosa però, ma veramente tutt'altra cosa.

    Che poi ci siano condizioni di lavoro pietose questo non lo so.
    Anche a londra sei trattato come un numero, oramai ovunque.
    Io non odio Berlusconi, è lui che odia tutti noi!

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di mamo139
    Registrato dal
    May 2005
    residenza
    Londra
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    841
    beh indubbiamente la cosa positiva dell'america è che un disoccupato rimane tale per molto meno tempo che in italia!!
    e poi li è facile licenziare e spostare personale nei settori che ne hanno bisogno per chiudere quelli che sono destinati al fallimento... mentre da noi se un settore va male si trascina tutti dietro...

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