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  1. #1
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    giornalisti zappe e ignoranti

    «Mi piacerebbe visitare il Vaticano, come turista». Si salvi chi può. Omar Bin Laden, figlio del più famoso Osama, dall’altra sera gira per la città su un pulmino noir con la moglie Zaina Al Sabah, due guardie del corpo, un operatore tv e un giornalista. Che combina il figlio buono dello sceicco? Vuole diventare ambasciatore di pace. Intanto, fa un salto al Colosseo per ammirare il luogo dove i leoni combattevano con i gladiatori: e dove i cristiani venivano sbranati dalle belve affamate. Omar pone domande, si fa raccontare la storia di questo stadio antico. Alla fine viene salutato dai centurioni che bivaccano lì fuori pronti ad incassare cinque euro per la foto ricordo con i turisti.

    tratto da il messaggero online, si parla della vacanza romana di Omar Bin Laden.
    http://www.ilmessaggero.it/view.php?...&type=STANDARD

    ma io dico!! i cristiani non vennero mai sbranati nè uccisi nel colosseo. è anche provato storicamente...e sti giornalisti usano come fonti i film tipo "il gladiatore" ecc.

    grr giornalisti cococo

  2. #2
    da grande farò il centurione.

  3. #3
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    Ma sti giornalisti dai....solo preconcetti :rollo:

  4. #4
    Utente bannato
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    Re: giornalisti zappe e ignoranti

    Originariamente inviato da leon4rdo
    «Mi piacerebbe visitare il Vaticano, come turista». Si salvi chi può. Omar Bin Laden, figlio del più famoso Osama, dall’altra sera gira per la città su un pulmino noir con la moglie Zaina Al Sabah, due guardie del corpo, un operatore tv e un giornalista. Che combina il figlio buono dello sceicco? Vuole diventare ambasciatore di pace. Intanto, fa un salto al Colosseo per ammirare il luogo dove i leoni combattevano con i gladiatori: e dove i cristiani venivano sbranati dalle belve affamate. Omar pone domande, si fa raccontare la storia di questo stadio antico. Alla fine viene salutato dai centurioni che bivaccano lì fuori pronti ad incassare cinque euro per la foto ricordo con i turisti.

    tratto da il messaggero online, si parla della vacanza romana di Omar Bin Laden.
    http://www.ilmessaggero.it/view.php?...&type=STANDARD

    ma io dico!! i cristiani non vennero mai sbranati nè uccisi nel colosseo. è anche provato storicamente...e sti giornalisti usano come fonti i film tipo "il gladiatore" ecc.

    grr giornalisti cococo


    si però è pieno di martiri cristiani...ahh bei tempi..

  5. #5
    Utente bannato
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    Re: Re: giornalisti zappe e ignoranti

    Originariamente inviato da carnauser
    si però è pieno di martiri cristiani...ahh bei tempi..
    eh

    diceva Tacito:

    "Allora, per troncare quella voce, Nerone dichiarò colpevoli e condannò ai tormenti più atroci quelli che per le loro nefandezze si erano attirato tanto rancore e che il volgo chiamava cristiani.
    Questo nome derivava loro di Cristo, un uomo che era stato giustiziato dal procuratore Ponzio Pilato durante l'impero di Tiberio; e la loro sciagurata superstizione, che per un certo tempo era stata repressa, riprendeva ora forza e vigore non soltanto in Giudea, suo luogo d'origine, ma anche a Roma, dove confluisce da ogni parte e trova seguaci ogni vergogna.
    Furono quindi arrestati quelli che professavano apertamente il proprio credo; poi, dietro loro denuncia, ne furono condannati altri in grandissimo numero: non tanto perché incendiari, quanto perché accusati di odiare il genere umano.

    E quando venivano messi a morte, alla gravità del fatto si aggiungeva lo scherno: li si faceva dilaniare dai cani dopo averli rivestiti di pelli animali, o li si inchiodava alle croci e si dava loro fuoco, affinché dessero luce, dopo il tramonto del sole, come fiaccole notturne.

    Per offrire un tale spettacolo Nerone aveva messo a disposizione i propri giardini, e faceva allestire giochi nel circo, confuso egli stesso fra la plebe vestito da auriga, o prendeva parte alle corse, in piedi sul cocchio.
    Per questo, sebbene si trattasse di colpevoli, meritevoli di essere castigati con supplizi severi e mai visti, tuttavia provocavano un senso di pietà, perché morivano per saziare la folle crudeltà di uno, e non per il bene di tutti."

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