Dunque, domani devo portare una serie di autori stronzi perchè se Italiano mi interroga lo prendo per intero dietro.
Così comincio a studiare la scapigliatura, cazzate varie e gli innumerevoli nomi dati a correnti letterarie praticamente uguali.
In modo del tutto ignorante, faccio notare che:
Illuminismo: credere nella scienza, ragione, i lumi…
Positivismo: credere nella scienza , utilizzare la scienza per ogni disciplina
Romanticismo: sentimento interiore, cio che non si può spiegare con la ragione
Scapigliatura: eredita il sentimento interiore, sii un ribelle
Decadentismo: la ricerca di qualcosa di inesplicabile
Insomma cambiano nomi una volta a secolo. A parte queste fesserie, Emile Zola ha scritto il Romanzo Sperimentale. Prendiamo un estratto dal suo libro
“Il romanziere come lo scienziato deve essere insieme osservatore e sperimentatore, considera l’arte come una riproduzione oggettiva del reale governata dalle leggi della natura, rivendica l’impegno morale dello scrittore che, mettendo in luce le cause dei fenomeni sociali deve indurre la società stessa a intervenire per modificarli e migliorarli”
Compito dello scrittore è quindi di indagare il funzionamento dei comportamenti dell’uomo, in particolare quelli passionali, scoprendone le cause in rapporto alle condizioni individuali o ambientali.
Secondo lui.
Vado un pò di Wikipedia a cercare notizie su costui e leggo…
Dopo essere stato bocciato per due volte agli esami di maturità (baccalauréat), decise di abbandonare gli studi e di trovarsi un lavoro.
Io vi aggiungo che la maturità francese si raggiunge non in 5 anni di studio, ma in 3. Massimo 4 considerando gli istituti tecnici.
Mi è venuta in mente, in modo del tutto spontaneo, una riflessione su costui…
Probabilmente questo Zola, non essendo riuscito ne a laurearsi ne tantomeno a prendersi il diploma liceale…era cosciente di essere dunque un ignorante (almeno sulla carta). Che poi avesse fine qualità di scrittore è un’altro canto.
Avendo forse capito che almeno qualcosa sapeva farlo, cio è scrivere, (che poi è tutto da vedere se è davvero bravo), Zola forse aveva capito anche che, a causa del positivismo, le scienze erano “di moda” in quel periodo, e quindi una fonte di ingenti guadagni.
Non avendo conseguito niente, ha scritto il romanzo sperimentale facendo credere a tutti che essere scrittore significa essere anche scienziato, potendo cosi fare il riccone su tutti i creduloni. E ci è riuscito, sto stronzo.
Uno scrittore è uno scienziato. Bah io non lo so…vi rendete conto della cazzata?
E’ morto nel 1902 in circostanze misteriose…forse un omicidio.
Meno male.