"John è il nostro Dio e un giorno egli ritornerà".
Che siano le esalazioni del Monte Yusur, il trubolento vulcano della zona, o la kava, bevanda allucinogena di origine ancestrale, alla base di queste dichiarazioni, fatto sta che nell'Isola di Tanna il culto di John Frum è preso molto sul serio.
Ogni anno il 15 Febbraio si festeggia a Tanna il John Frum Day; questo è il giorno in cui i devoti raggiungono il villaggio da tutta l’isola per rendere omaggio a un misterioso messia americano che pare abbia promesso di portare dall’America aerei e navi pieni di roba: radio, tv, orologi, camion, jeep e motociclette, barche, lavatrici, frigoriferi, medicine, carne in scatola, dolci e altre cose meravigliose.
La leggenda che narra dell'apparizione dello spirito di un uomo bianco già verso il 1930, il quale incitò i poveri abitanti di Vanuatu alla ribellione contro i colonizzatori inglesi e francesi a cui, di fatto, gli indigeni erano sottomessi e da cui avevano avevano ricevuto molti soprusi e ben pochi aiuti.
Probabilmente tutto ebbe origine da una sciagura improvvisa: un aereo da trasporto americano si schiantò nel cratere del vulcano Yasur (che domina la Sulphur Bay, sulla costa occidentale dell’isola). Quel giorno alcuni isolani corsero al cratere, guardarono giù e con enorme stupore videro un uomo che si sbracciava gridando loro di tirarlo fuori.
Lo raccolsero con il massimo rispetto, come si deve a un essere tanto potente da scampare senza un graffio a un disastro simile; lo portarono al loro villaggio e lo ospitarono il tempo necessario perchè gli Americani localizzassero il relitto dall’alto e venissero a recuperarlo.
FastForward fino alla Seconda Guerra Mondiale quando le truppe americane giunsero a Vanuatu.
I soldati yankee erano molto diversi dagli oppressori europei e non arrivarono nell'arcipelago con mire colonialiste ma con interi cargo di armi, ma anche di frigoriferi, sigarette, cibo e medicine. Tutte cose che la popolazione locale vedeva come un vero e proprio miraggio, tanto che un pò tutti si convinsero che gli europei tenevano loro nascosto di proposito tutto quel ben di Dio.
I soldati americani, finita la guerra, se ne andarono presto dalle splendide spiagge di Vanuatu lasciando molte cose da mangiare, qualche bandiera, un pò di attrezzature e un ottimo ricordo nei cuori degli indigeni che da allora non li avrebbero mai dimenticati.
Il John "storico" fu probabilmente un soldato, o forse un volontario della croce rossa visto che il simbolo della religione è appunto una croce rossa(!), che fece la conoscenza degli indigeni presentandosi come John from America (da cui a rigor di logica, lo storpiamento lessicale: John "Frum").
Quella di John Frum è una sorta di religione che fa parte dei così detti "Cargo Cults" una sorta di piccoli culti locali che fiorirono al tempo della guerra e continuarono, con alterne fortune, nei decenni successivi. Tutti evevano un comune denominatore: l'arrivo in questi mondi perduti dell'uomo bianco con fantastici oggetti e cibi (contenuti nei cargo, appunto).
I culti del cargo nacquero appunto ogni qualvolta vi fu un forte impatto tra due società diametralmente opposte.
Il mondo occidentale, con la sua ricchezza materiale, piombando all’improvviso nella vita di una tribù indigena isolata, non potè che generare scompiglio ed incredulità.
E gli abitanti del posto, non capendo l’origine delle inesauribili scorte degli stranieri, finirono col credere che apparivano per magia, inviate dallo spirito della terra.
Il culto di John Frum è uno dei più longevi e, incredibilmente, sopravvive fino ad oggi con i suoi adepti e i suoi rituali, come l'alzabandiera mattutino (a stelle e strisce, naturalmente!) officiato ogni giorno da "sacerdoti" vestiti in uniformi americane.
"John è il nostro Gesù ed egli ritornerà" conclude il leader del movimento, e con lui l'era dell'abbondanza. Nel frattempo gli indigeni, per facilitare il rientro di John, hanno costruito nel bel mezzo della giungla una pista di atterraggio, recinti di bambù per custodire i beni (una volta che arriveranno!) e torrette sparse qua e là per avvistare le navi, nel caso John scegliesse di tornare nel modo più tradizionale, cioè via mare. In fondo, anche in mezzo al Pacifico, è meglio essere previdenti...
Tutto ciò vi avrà fatto sorridere ma attenzione poichè il culto di John Frum fu probabilmente una spinta ad autodeterminarsi, in risposta ai missionari cattolici e protestanti che cercarono in tutti i modi di annientare la cultura pre-esistente, nel segno delle proprie tradizioni.