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  1. #1
    Utente bannato L'avatar di sassolina77
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    La religione può separare?

    Come da titolo: supponiamo che il partner sia molto cattolico, mentre voi siete atei/ religiosi ma non credete nei tipici valori cattolici /altro..

    ovviamente si può discutere, confrontarsi, può anche essere bello se nessuno dei due cerca di prevaricare sull'altro.. ma quando il discorso cade (o meglio, precipita ) sulla questione "matrimonio", cosa fate?

    Più la storia va avanti con il tempo, più quei riferimenti da parte sua diventano espliciti, della serie "io voglio sposarmi, per me il matrimonio è un valore importante, ci tengo"
    mentre voi avete sempre sofferto di una strana intolleranza anche solo al suono di quella parola, non è un vostro valore, e non volete sposarvi (ma della serie, neanche a Las Vegas di nascosto, proprio da nessuna parte)

    lo avete detto dall'inizio al partner, sa come la pensate, ma le discussioni vanno avanti. Dunque vi chiedo: come uscirne? Come conciliare due punti di vista opposti?

    Per quelli che si sono trovati in questo tipo di situazione, come vi siete comportati? siete riusciti a risolvere la situazione e a trovare un accordo?

    Invece, per quelli che finora sono riusciti a scamparla, come pensate che reagireste di fronte a questo tipo di situazione?


    Vi pongo questo quesito perchè ho un'amica che mi sta facendo impazzire,tutti i giorni mi chiede sempre la stessa cosa:lo devo lasciare o posso continuare?Io credo che il rapporto non possa continuare perchè i valori in cui crede lui sono molto diversi da quelli di lei.
    Però potrei sbagliarmi.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di MMarzia
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    Ma invece partire dal presupposto che il matrimonio non sia un "valore" esclusivamente cattolico?
    io sono festosamente cicciottello :: e. cartman

    t'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
    t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
    così ti amo perchè non so amare altrimenti

  3. #3
    Il rapporto è finito, andate in pace.
    Amen.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di ZaMM
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    Vedrai poi che divertimento a crescere i pargoli.

  5. #5
    Moderatore di CMS L'avatar di kalosjo
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    residenza
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    Con la religione c'entra poco secondo me.
    Tranne che lui non sia un estremista religioso.....

    Certo che si può convivere!!! La convivenza implica il rispetto dell'altro e delle sue opinioni.

    Le cose che dividono sono altre a mio parere...
    Scusate i puntini di sospensione...... La verità è che non ho argomenti....

  6. #6
    Originariamente inviato da MMarzia
    Ma invece partire dal presupposto che il matrimonio non sia un "valore" esclusivamente cattolico?
    L'accendiamo?

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di MMarzia
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    Originariamente inviato da galz
    L'accendiamo?
    Eretica!


    Ah no.
    io sono festosamente cicciottello :: e. cartman

    t'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
    t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
    così ti amo perchè non so amare altrimenti

  8. #8
    Utente bannato L'avatar di sassolina77
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    Originariamente inviato da ZaMM
    Vedrai poi che divertimento a crescere i pargoli.
    La penso anch'io così.
    Il fatto che uno sia cattolico e l'altro no è importantissimo per l'impostazione futura del rapporto.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di ZaMM
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    Originariamente inviato da MMarzia
    Ma invece partire dal presupposto che il matrimonio non sia un "valore" esclusivamente cattolico?
    Qui mi pare si parli di una persona che vuole sposarsi e l'altra penniente, comunque.

  10. #10
    Spesso nelle nostre chiese (evangeliche) si prende questo versetto

    (2 corinzi 6:14) Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c'è tra la giustizia e l'iniquità?

    per parlare di quanto siano dannosi i fidanzamenti "misti" e quali conseguenze, spesso disastrose, portano nella vita spirituale della coppia.
    Per esperienza, personale o per quanto ho visto in alcune coppie di amici credenti, non posso che confermare che è cosi.

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