Originariamente inviato da yucos
Proprio in questi giorni mi sono reso conto di quanto sia semplice risolvere problemi come gli incidenti stradali o il traffico urbano, al punto da credere che, se tali difficoltà ancora esistono, è perché sono volute da qualcuno. Ciò che conta è che la stampa abbia sempre materiale fresco per ricavarci qualche articolo di cronaca nera, perché i numeri e le statistiche non vendono, mentre il sangue e la violenza sì. Anche se, ad essere sincero, non ci vedo tutto questo male nel pericolo: il rischio fa parte della vita e una partita a carte dove sappiamo già di vincere è sprecata. Pensiamo al brivido della guida su pista, al fascino di un viaggio nella savana o al mistero di un castello abbandonato. Sono stati scritti romanzi interi su queste cose, perché affascinano l’uomo, ma una cosa è l’avventura e un’altra la stupidità. I veri James Bond rischiano, ma sanno calcolare la situazione e dentro di loro contano sempre di farcela, gli stupidi invece lasciano le cose al caso. Tutto questo discorso per dire che se davvero ti piace la guida spericolata e senti di essere nato per fare il pilota, vai in pista! Studiati le tecniche di guida dei migliori piloti, ma non far rischiare la vita agli altri! Ciò che ancora non capisco è perché a scuola guida non insegnino una cosa fondamentale: la casistica degli incidenti, la tipologia e la frequenza con cui si verificano, in modo che il neopatentato possa prendere le giuste misure. Ma c’è un modo davvero efficace per prevenire la maggior parte degli incidenti. Questa è l’era della tecnologia, dei telefonini, delle onde elettromagnetiche, e non mi sembra così complicato dotare le automobili di un limitatore di velocità variabile, in grado di ricevere un segnale radio da appositi trasmettitori lungo la carreggiata, così da adeguare la velocità massima del veicolo a quella consentita per il tratto di strada che si sta percorrendo. E’ proprio necessario spendere milioni di euro per pagare forze di polizia, che passano gran parte del loro tempo a fare un lavoro che può essere automatizzato? E’ proprio necessario fare migliaia di multe con gli autovelox, quando il problema può essere arginato a monte? A chi conviene tutto questo? Per non parlare del traffico, che potrebbe essere notevolmente ridotto o annullato: quanti di voi normalmente sanno che strada percorrere per incanalarsi in una linea verde? Un database contenente queste informazioni potrebbe essere integrato con un sistema GPS, mentre sulle cartine si potrebbero stampare freccette colorate. Ci sono piante di città a raggiera, costituite da circonvallazioni interne, ognuna delle quali potrebbe avere un senso di marcia favorito, orario o antiorario. Secondo la direzione in cui si volesse andare, se ne potrebbe imboccare una piuttosto che un’altra. Ci sono città con pianta a scacchiera e anche in questo caso si potrebbero favorire determinate strade verticali o orizzontali, in un senso o in un altro. La linea verde potrebbe essere resa ancora più efficiente da opportuni sistemi di temporizzazione, sensibili al traffico, o programmabili su fascia oraria.
Come vedete si tratta di soluzioni semplicissime, in cui è richiesta solo la buona volontà dell’amministrazione pubblica. Ma a chi non conviene tutto questo?