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  1. #1

    [ARTE] NEGROLI il "magnifico"...

    ATTENZIONE: Trattasi di thread di "nicchia" per curiosi e appassionati d'arte rinascimentale.

    Filippo Negroli è un nome che , ne sono certo , pochi conoscono , nonostante un'importante mostra al Metropolitan di NY di qualche anno fa in cui le sue opere furono le indiscusse protagoniste.
    Vissuto nel 16° secolo (circa 1510-1579) egli fu considerato da tutti come il primo tra i cesellatori che si dedicarono alla realizzazione delle armature "all'antica".
    Erano dette così infatti , quelle vere e proprie sculture d'acciaio che si rifacevano alla tradizione militare romana e che furono di gran moda durante il Rinascimento.
    Per realizzare queste meraviglie il Negroli si avvalse della tecnica "a sbalzo" già conosciuta ai tempi dei Romani , che gli consentiva di ottenere degli ornamenti a rilievo sull'acciaio.

    Ecco un primo esempio:


    Si tratta della "bourguignotte" di Carlo V realizzata nel 1533.
    L'imperatore spagnolo vide un modello meno elaborato di questo che Negroli aveva consegnato a Francesco Maria della Rovere nel 1532 (capitano d'armi e signore di Urbino) e ne fu affascinato al punto da passare immediatamente all'armaiolo milanese la sua ordinazione.

  2. #2
    Insieme alla bourguignotte Negroli realizzò per Carlo V anche un meraviglioso scudo ornato da una simbolica testa di leone.



    Si nota la firma del Negroli su questo pezzo di particolare bellezza.
    Di Filippo Negroli sono conosciuti solo 8 pezzi firmati più alcuni altri non firmati ma a lui sicuramente attribuibili.

  3. #3
    L'immagine della bourguignotte precedente era palesemente antropomorfa con i rilievi dei boccoli a simulare una capigliatura tipica dell'epoca e con il para-mento a forma di barba. Sullo scudo accoppiato il leone stava a simboleggiare il coraggio , la forza e la magnanimità.
    Questo tipo di armature erano "da parata" e riprendevano quelle che erano state realizzate per gli hippica gymnasia (tornei a cavallo del 1°secolo che simulavano combattimenti e che servivano da allenamento).

    Dopo la realizzazione della prima "parure" da parata Carlo V resta un fedele e generoso cliente di Negroli e , se per le vere armature da battaglia si rivolge a un concorrente (Helmschig di Asburgo) dall'artista milanese riceve anche un'amartura comleta composta di più particolari in modo da poter essere utilizzata sia a piedi che a cavallo.



    L'armatura "delle maschere" forgiata in pesante acciaio è stata realizzata con particolari articolazioni su misura per l'imperatore che soffriva di gotta.
    In questa armatura vediamo per la prima volta la tecnica detta "damaschinatura" che consente al Negroli di inserire applicazioni in oro e argento sull'acciaio.

  4. #4
    Ecco un dettaglio del casco dell'armatura precedente in cui si vede una delle maschere grottesche che danno il nome all'intera parure.
    Si nota la particolare finezza della damascatura in oro e argento.
    Altre maschere sono riprodotte sulle sulle spalliere e sulle gomitiere.
    L'armatura è conservata all'Armeria Reale di Madrid.


  5. #5

  6. #6
    Lo scudo "della Medusa" è l'opera più straordinaria dell'armeria Negroli tra quelle realizzate per Carlo V



    Secondo la leggenda la Medusa era un'orribile creatura femmina con dei serpenti al posto dei capelli e uno sguardo capace di pietrificare chiunque la guardasse. Ebbe la testa mozzata da Perseo e la sua testa divenne ornamento per il suo scudo e quello di Minerva.
    Lo stesso Leonardo da Vinci si era già ispirato all'antichità e aveva realizzato un dipinto con lo scudo con testa di Medusa , ma quello di Negroli è il primo realizzato a sbalzo.

  7. #7
    In questo particolare della testa della Medusa si può osservare la profondità e la delicatezza del modellato.
    Per realizzare quest'opera Filippo Negroli si avvalse della collaborazione del fratello Francesco a cui si deve il bellissimo damascato in oro e argento.



    Sullo scudo si legge un'iscrizione latina che possiamo tradurre approssimativamente così:
    "Questo oggetto ispira terrore , perché il valore si mostra con il coraggio e la fortuna"

  8. #8
    Questa infine è l'opera di Filippo Negroli custodita al Metropolitan di NY ed è considerata la sua "bourguignotte" più sofisticata.



    Questo elmo straordinario è stato realizzato da un unico "foglio" di acciaio .
    La calotta è decorata con una sirena in rilievo che si distende con le mani ad afferrare saldamente la testa della Medusa mentre la coda si divide sulla nuca in due decorazioni con foglie d'acanto (una per lato) che finiscono in un putto che sorge da un fiore.
    Il decoro grottesco si rifà ad alcuni ornamenti a motivi vegetali della Domus Aurea di Nerone , ma l'abilità straordinaria del "magnifico" Negroli sta anche e sopratutto nell'adattare questi disegni alla forma del casco.
    L'opera è firmata con una placca dorata indipendente inserita sul davanti del casco e ciò sta a significare che egli fu l'unico autore dell'opera.
    Nell'atélier del Negroli lavorarono infatti alcuni fratelli e cugini del cesellatore.

  9. #9
    Del cugino di Filippo , Giovan Paolo Negroli , il Metropolitan conserva anche questa impressionante corazza.



    La corazza faceva parte evidentemente di un'armatura intera , come si evince dai fori sul lato destro che servivano per collegarla alla resta (altra parte dell'armatura) realizzata per un guerriero di gigantesche dimensioni.
    La decorazione è simile a quella dell'elmo precedente con figure grottesche e motivi vegetali , ma anche l'occhio profano come il mio , distingue la minor finezza dei particolari rispetto alla precedente.
    S'intravedono alcune tracce di colore che farebbero supporre che a suo tempo i rilievi erano probabilmente dorati su fondo scuro per aumentarne il contrasto.

    Giovan Paolo non ha sicuramente la finezza del cugino ma è molto migliore come uomo d'affari: nonostante la guerra con la Francia egli riesce a impiantare con i transalpini un florido commercio di armature.Il giovane fratello di Giovan Paolo , Giovan Pietro (che fantasia con i nomi... ) s'installa a Parigi come agente e oltre alle armature importa molti oggetti d'arte milanese che piazza alla corte francese.
    I cugini moriranno ricchi e i loro figli dopo aver fatto fruttare ulteriormente i capitali entreranno a far parte della nobiltà.
    Il "magnifico" Filippo Negroli invece , morirà cieco e in povertà senza discendenza , ma le sue opere resterenna a testimoniare la sua incredibile abilità.

  10. #10
    Oltre ai Negroli molti altri artigiani si dedicarono alle armature "all'antica" dove gli elementi più complessi e rappresentativi erano senza dubbio gli elmi.
    Spesso si ricercava un effetto spaventoso e bizzarro come questa "bourguignotte" conservata all'Ermitage di SanPietroburgo.



    Questa composizione eclettica rappresenta una maschera negroide quasi smorfiosa sul davanti , mentre lateralmente termina in corna di ariete a coprire i boccoli e sulla calotta è rivestita da un levriero.
    Il fondo è d'acciaio brunito mentre molti rilievi sono dorati ada accentuare i contrasti.
    Bisogna ricordare infatti che una delle intenzioni principali di queste armi antiche era proprio quella di difendere il guerriero terrorizzando nel contempo il nemico.

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