ROMA (24 febbraio) - «E' la legge a stabilire chi deve pagare il canone e la legge dice che deve pagare chiunque possieda un apparecchio atto o adattabile a ricevere programmi tv». Tradotto: si paga anche se si ha un pc. A spiegarlo è stata proprio la Rai dopo la pioggia di ricorsi che sarebbero arrivati nella sede piemontese del Garante per il contribuente da parte di chi è stato invitato a pagare il canone pur avendo soltanto un pc e non un apparecchio televisivo, notizia pubblicata oggi da Repubblica.
«Il canone televisivo - spiega l'ufficio stampa Rai - è una tassa che viene pagata allo Stato in base alla legge e che lo Stato poi riversa alla Rai grazie al contratto di servizio. Le lettere che ingiungono di pagare il canone sono infatti firmate dal Sat (sportello abbonamenti tv) che dipende dal ministero dell'economia».
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Roba da pazzi. Almeno fossero vagamente decenti le trasmissioni...