Prendo spunto dalla discussione su Clarke, in cui si annotava che è stato sospettato di pedofilia, per allargare l'argomento:
c'è chi dice (ne tratta per esempio Asimov in "Fondazione e Terra") che i criminali e i pazzi, in sostanza gli eccentrici, (considerati tali secondo le regole della società) sono il prezzo da pagare per avere i geni; nel senso che la divergenza di morale e di pensiero può essere distruttiva da una parte creando un criminale ma anche creativa e per inventare opere innovative o artistiche appunto geniali.
che ne pensate ? se ci fosse la possibilità, vorreste appiattire totalmente la società per eliminare gli eccentrici (sia geni che criminali, per chi ha letto il libro citato si parla di qualcosa di simile a Gaia) o vi va bene così, ed il crimine è il prezzo da pagare per avere le grandi opere artistiche e di ingegno che abbiamo ?