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  1. #1

    And the winner will be.......

    Miss Landmine - Angola 2008

    A me piace questa e l'ho votata (so che ci tenevate a saperlo):



    Teneri i particolari sugli abiti
    ...
    Clothes / Roupa: American Apparel, € 34
    Turban & Jewellery / Jóias: Myffdesign, € 15
    ...

  2. #2
    Utente di HTML.it
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    non so se lodare l'iniziativa per il suo valore di integrazione o per il bieco cinismo
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  3. #3
    Beh, magari un mix di entrambi con prevalenza per il primo. E' un modo provocatorio di provare a chiamare l'attenzione dell'opinione pubblica per un problema non molto sentito nell'occidente ma che in quei posti assume una valenza pratica devastante (pensare a forme di agricoltura di sussistenza diventa materia "esplosiva"). Ma anche una voglia di "normale" protagonismo.


    ...
    Dream job / Profissáo preferido: Boss / Chefe
    ...

  4. #4

    Re: And the winner will be.......

    Originariamente inviato da GnoKy


    Teneri i particolari sugli abiti
    Subito sotto c'è il costo delle mine...

  5. #5

    Re: Re: And the winner will be.......

    Originariamente inviato da Martin
    Subito sotto c'è il costo delle mine...
    si. e anche chi le fornisci.
    Interessante queste 3 informazioni messe insieme. Alquanto surreali.

  6. #6
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da GnoKy
    Beh, magari un mix di entrambi con prevalenza per il primo. E' un modo provocatorio di provare a chiamare l'attenzione dell'opinione pubblica per un problema non molto sentito nell'occidente ma che in quei posti assume una valenza pratica devastante (pensare a forme di agricoltura di sussistenza diventa materia "esplosiva"). Ma anche una voglia di "normale" protagonismo.


    non e' molto sentito no, qui in italia tra l'altro siamo tra i primi produttori, di mine antiuomo, se non erro.
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  7. #7
    ma non c'era stato un tentativo di conversione industriale delle fabbriche italiane di mine?

  8. #8
    Moderatore di Windows e software L'avatar di darkkik
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    Originariamente inviato da Druzya
    non e' molto sentito no, qui in italia tra l'altro siamo tra i primi produttori, di mine antiuomo, se non erro.
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
    Remember that death is not the end, but only a transition
    All that we learn this time is carried beyond this life.

  9. #9
    Originariamente inviato da GnoKy
    ma non c'era stato un tentativo di conversione industriale delle fabbriche italiane di mine?
    ricordo con raccapriccio un dibattito in tivvu' di qulache anno fa dove si sottolineava come chiudendo le fabbriche di mine antiuomo si sarebbero lasciati a casa circa 3000 lavoratori (se non sbaglio, chi parlava era un imprenditore della zona di bergamo/brescia o li' attorno)

  10. #10
    Originariamente inviato da rebelia
    ricordo con raccapriccio un dibattito in tivvu' di qulache anno fa dove si sottolineava come chiudendo le fabbriche di mine antiuomo si sarebbero lasciati a casa circa 3000 lavoratori (se non sbaglio, chi parlava era un imprenditore della zona di bergamo/brescia o li' attorno)
    di parecchi anni fa, più di dieci se si parlava di mine perchè per fortuna ogni tanto qualcosa di buono lo facciamo. dopo essere stati per decenni fra i maggiori produttori di mine antiuomo siamo stati anche fra i primi paesi a metterle al bando nel 1997 (se ricordo bene fu una campagna promossa con molto impegno dalla neonata emergency)
    http://legxv.camera.it/banchedatiKM/...sti/es0131.htm
    MINE ANTIUOMO: UNA STORIA MADE IN ITALY
    La Valsella non esiste più. Almeno come produttrice di mine: ora dalle sue fabbriche escono vetture ecologiche. Ma esiste una Valsella Singapore: e di questa, naturalmente, è difficile conoscere l’assetto societario. Altra storia per le mine già esportate. Su questo punto, afferma Nicoletta Dentico, si orienterà la futura campagna in Italia. Sulla responsabilità, su chi paga il danno: ambientale e, naturalmente, morale. “Le mine Fiat/Valsella stanno ancora esplodendo in tutto il mondo, nel Sahara Occidentale come in Kurdistan. E il ritiro dall’azionariato delle aziende produttrici non basta certo a risolvere il problema: rimane una responsabilità etica”, afferma Dentico. Intanto l’Italia, già in prima linea nella produzione di mine è oggi, dopo la firma della moratoria e dopo la legge 347 del 1997, all’avanguardia nella distruzione del proprio aresenale, con 6.379.636 mine distrutte nei due impianti di Noceto, in provincia di Parma, e di Baiano, nei pressi di Spoleto.
    love is a ring, the telephone
    love is an angel disguised as lust
    here in our bed until the morning comes

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