Originariamente inviato da wsim
Dell’ultimo “Anno Zero” se ne è già parlato nel forum a proposito degli insulti di Sgarbi a Travaglio, ma non è di questo che vorrei parlare, quanto dell’atteggiamento della RAI a proposito della trasmissione.
Ora, come noto, la puntata di Anno Zero verteva sul V-Day di Beppe Grillo del 25 aprile, contro la Disinformazione. Ampi stralci degli interventi di Grillo, commentati in vario modo in studio, sono andati in onda durante la trasmissione. In un paio di occasioni, Grillo ha attaccato il presidente Napolitano e l’oncologo Veronesi, accusando il primo di “dormire” e il secondo di praticare una disinformazione cosciente sugli effetti degli inceneritori, perché il suo istituto di ricerca è finanziato da grosse multinazionali con interessi anche nel campo dell’energia.
Ora, pare che in RAI si sia rimasti scandalizzati dal fatto che Santoro abbia “liberamente” mandato in onda le esternazioni di Grillo, tant’è che è stata ventilata l’ipotesi di provvedimenti.
Ne ha parlato il presidente Petruccioli, colà designato dal governo di CSX, ovviamente gli ha dato sponda Landolfi, capo della commissione parlamentare di vigilanza.
Ora, riprendiamo in mano i fatti. Al di là del modo, Grillo ha le sue ragioni nel ricordare che esiste un reale problema di corretta informazione.
Santoro costruisce una trasmissione su questo problema, parlare della corretta informazione con riferimento al caso Grillo (tant’è che a proposito di corretta informazione nasce in studio un siparietto tra sostiene che Enzo Biagi fu cacciato e chi sostiene che se ne andò spontaneamente) .
La RAI, paradossalmente, se la prende con Santoro, “colpevole” attraverso la sua trasmissione, di aver diffamato due note personalità!
A questo punto a me sfugge un passaggio: la paternità delle dichiarazioni di Grillo non è forse di Grillo stesso? Che diavolo c’entra Santoro che l’ha mandato in onda per commentarlo?
Incidentalmente, l’atteggiamento della RAI verso Santoro non darebbe forse ragione a Grillo a proposito di disinformazione, o comunque di bavagli all’informazione, che proprio la Rai si cura di mettere?
E sempre incidentalmente, questo è, (forse, per caso) solo il primo capitolo del "nuovo corso"?