L'altro giorno in tv mi è capitato di vedere una delle nuove puntate di Holly e Benji.
Tralasciando il discorso che sono rimasto scandalizzato dal fatto che una partita non dura più 5 puntate, che il telecronista è sempre lo stesso e che i pali delle porte finalmente sono curvilinei e non più spigolosi, quello che mi ha lasciato perplesso è stata la storia ciò che i sentimenti del disegnatore per quell'episodio.
Faccio un sunto: Holly si trova a giocare in Spagna in una squadra di seconda divisione (la nostra serie B). E' la sua prima partita e lui vuole assolutamente impressionare tifosi e allenatore per poter giocare in prima divisione in modo da farsi notare in tutta Europa e resto del mondo (apro una parentesi, il mitico Lenders gioca in Italia, grande!). Per realizzare tutto ciò il suo allenatore gli ha chiesto per l'intera stagione almeno 10 goal e altrettanti assist ma lui, sentendosi con Benji il giorno prima del match, rivela al suo amico che ha intenzione di effettuare il tutto in un unica partita, quella del giorno dopo.
Il match si gioca e sul 10 a 0 (6 goal di Holly e 4 assist) l'arbitro decide di porre fine all'incontro per netta inferiorità (non avevo mai sentito questa regola, vabè). La sera stessa Holly si sente di nuovo con Benji e alla domanda "Bè, com'è andato il debutto?" lui risponde: "Non proprio bene, ho segnato solo 6 goal e ho fatto solo 4 assist. Volevo fare 10 e 10, non ci sono riuscito".
A questo punto io ho pensato che il disegnatore ha seri complessi di inferiorità del calcio giapponese rispetto a quello europeo, tanto da doversi sfogare in questo modo. VVoVe:
Ehhh mitico cartone...