Il regista Francis Ford Coppola è universalmente noto per alcuni grandissimi film che ormai fanno parte della storia del cinema di ogni tempo, quali la trilogia de “Il Padrino” e “Apocalypse now”.
Pochi conoscono “La conversazione” (The Conversation - 1974) che Coppola girò poco prima del secondo episodio de “Il Padrino” e che gli fruttò la Palma d’oro al festival di Cannes di quell’anno.
Eppure questo film, dove non succede quasi nulla e dove sono minimi i cambiamenti di scena, è uno straordinario capolavoro di cinema che riesce a tenere altissima la tensione dello spettatore per l’intera durata della pellicola, grazie all’eccellente interpretazione di Gene Hackman, all’uso perfetto della colonna sonora, all’attenzione dedicata alla tecnologia di sorveglianza e al trattamento della “rumoristica” che costituisce il lavoro del protagonista.
Harry Caul (Gene Hackman) svolge investigazioni private. Specializzato in intercettazioni, ha il compito di registrare la conversazione di una giovane coppia in un luogo affollato.
E’ la sequenza che apre il film, (e che rivedremo più volte da varie angolature) ed è l’inizio di un viaggio nel segreto di due persone che coinciderà con il viaggio interiore di Harry Caul nella sua coscienza, nella realtà misera della sua vita al limite della paranoia, nell’ossessione di un lavoro che finirà per rivoltarglisi contro fino ad influenzare pesantemente la propria immaginazione e la propria esistenza.
(tema ripreso nel recente e pluripremiato “Le vite degli altri”)
Il film appartiene al filone del cinema americano che, attorno alla metà degli anni ’70, cominciava a guardare dentro l’America ed i suoi sistemi di potere con opere come “I tre giorni del condor” e “Tutti gli uomini del presidente”, e contemporaneamente ad analizzare impietosamente la società americana uscita sbandata ed incerta nei suoi valori dopo la delusione vietnamita.
Nel film recita anche un giovanissimo ed allora sconosciuto Harrison Ford, assieme a due attori già utilizzati da F.F. Coppola : John Cazale (Fredo, il fratello di Michael Corleone ne “Il padrino”) e Robert Duvall in un breve cameo.
In Italia il DVD è disponibile solo in lingua originale con sottotitoli, ed è molto meglio così.