Sì, lo so che se ne parla altrove ma i valuzza-titoli non aiutano, per cui io scrivo qui, poi fate vobis...
Beh, devo dirlo? Lo dico.
Indiana Jones 4 è una mezza delusione.
Lucas e Spielberg tra i ’70 e gli ’80 erano grandi, avevano portato sullo schermo delle formidabili macchine da divertimento come la saga di Star Wars e Indiana Jones. Poi non so cosa diavolo gli sia saltato in testa e una generazione dopo l’uno ha deciso di continuare Star Wars, ed entrambi questo quarto episodio di Indiana Jones.
Sinceramente, era meglio se avessero appeso la cinepresa al chiodo e avessero lasciato i fans a cullarsi nel ricordo e nelle periodica rassegna dei loro miti sempiterni.
Questo film è sì perfetto come al solito nella scenografia, si vede la mano di Spielberg alla regia, ma è ben lontano dal ritmo trascinante dei vecchi Indiana Jones: là era un susseguirsi frenetico di scene d’azione intervallate da battute fulminanti con comprimari all'altezza, qua ci sono sì dei pezzi che ripropongono quei ritmi, ma anche dei momenti veramente stiracchiati, e i comprimari francamente non prendono. Poi, la sceneggiatura…mah…
Si parla di questo film da anni e anni, uno si immagina dietro chissà quale lavoro di brainstorming e poi si ritrova a vedere un misto tra “I predatori dell’arca perduta” “la Mummia” (saccheggiato pesantemente) e “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.
Nulla di innovativo, nulla di diverso, neanche le colonne militari, fuori i nazisti e dentro i russi ma la minestra sa di riscaldato. Lascio perdere anche il finale che è meglio.
Il film lo salva il vecchio Harrison Ford che è sempre Indy e regge bene il tempo.
Il resto si può serenamente archiviare ed evitare di rivedere nei secoli dei secoli. Amen.
** ½ (alla memoria)