Originariamente inviato da ch_kat
...dai carmelitani scalzi di Verona, per comprare una boccetta di acqua di melissa, un infuso d'erbe che preparano loro. Me l'hanno suggerito come calmante naturale, dicendomi di andare proprio alla chiesa per acquistarlo.
Non sapendo bene come fare, entro nella chiesa di riferimento. Passeggio avanti e indietro per le navate finchè vedo un frate inginocchiato in uno degli spazi accanto all'altare (ho scoperto chiamasi tribuna).
Nel raggiungerlo vedo che sopra la porta è accesa un'insegna che dice "confessioni", e poco più in là c'è un cartello con una freccia che dice, appunto, "confessioni in tribuna".
Lo raggiungo e gli bisbiglio: "scusi vorrei dell'acqua di melissa"
Lui: "eh?"
Io, un po' più a voce alta: "vorrei dell'acqua di melissa"
Lui: "non sento!", portandosi una mano all'orecchio.
Io: "ehm, (voce normale, che in chiesa sembra di urlare) vorrei dell'acqua di melissa!"
Lui: "aah venga venga", si alza e va in sacrestia dalla porta accanto.
Lo seguo, lui prende delle chiavi e apre un armadio a parete sul fondo della stanza; lì, in basso, c'è un secchio di plastica blu col coperchio, lo scoperchia e mi indica un boccale da birra piccola e un imbuto, e mi fa cenno di servirmi. Io sono perplessa, dovrebbe essere una boccetta già confezionata...
Io:
"ehm ehm, ma veramente (voce molto alta) vorrei dell'acqua di melissa!!!"
Lui: "aahhh l'acqua di melissa, no l'acqua santa? ah alòra è n'altra roba"
Io:
Richiude tutto, apre un altro armadio e finalmente ottengo la mia boccettina, pago ed esco.
Sono ancora stranita... ma... ma... l'acqua santa la tengono in un secchio in fondo a un armadio?
e me ne posso portare via una bottiglietta? e cosa me ne faccio??
:carnauser:
Ma soprattutto: come si fa a confessarsi al frate sordo???
Tanto vale che vada in piazza col megafono!!!