Facciamo un po' di cronostoria approssimativa:
- Alitalia viene usata come deposito per piazzare i raccomandati vari, chi vi lavora lo fa in condizioni privilegiate rispetto alle altre compagnie aeree, ci sono più dipendenti di quanti in realtà ne servono;
- Alitalia, pur essendo in negativo, ha dei Manager che, incasinando sempre di più i conti e peggiorando la situazione, guadagnano più del doppio di quanto guadagnano i Manager delle compagnie in attivo, vengono cambiati ma se ne escono con liquidazioni milionarie;
- A quanto pare i politici non riescono più a mettere la gente raccomandata a lavorare ad Alitalia, così, idea geniale, costruiscono Malpensa, aeroporto enorme, peccato che non ha i collegamenti con le città, peccato che Linate funziona bene, peccato che in Italia abbiamo tipo un aeroporto ogni 70 km... insomma, un aeroporto utilissimo;
- A questo punto è evidente che Alitalia non ce la può fare ad andare avanti, per cui si mette in vendita la compagnia. Tra tutte ottiene un tavolo con le parti AirFrance. Il problema è che siamo in campagna elettorale (oltre al fatto che i sindacati lavorano più per sè stessi che per preservare una compagnia sull'orlo del fallimento), così tra i sindacati e un candidato alle Politiche che inventa una cordata di imprenditori italiani (che non esiste), Air France lascia il tavolo;
- il candidato alle politiche di cui sopra vince le elezioni, la cordata si rivela al pubblico come inesistente (ma va?), e si procede all'aiuto di stato (cosa che sarebbe vietata...), che dovrebbe dare tempo ad Alitalia di arrivare fino al 2009;
- Alitalia sta messa sempre peggio. Si prevede che debbano essere mandate vie almeno 4.000 persone (il piano di Air France prevedeva 2.000 tagli). Ovviamente i sindacati non ci stanno (strano eh ). In più pare che ci sia la possibilità che possano venir pignorati gli aerei di Alitalia, visto che hanno debiti con mezzo mondo...
Fine riassunto, la fine non ve la racconto