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  1. #1

    Chi parla male pensa male...

    Tanto per riflettere un po' su un argomento che dovrebbe sempre essere tenuto a mente

    Io coniugo, tu coniughi...

    Questa e' una delle ragioni per cui questo paese sta andando alla deriva, uno dei tanti fattori culturali che stanno facendo diventare l'Italia un luogo terribile dove vivere.

  2. #2

  3. #3

  4. #4

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di @rgo1
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    "Chi se ne frega, disse il mago alla strega, ora vado nel bosco e mi faccio una s...passeggiata."
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    Antipatichi!

  6. #6
    Poverino, dai... magari ha esagerato, ma che adesso si parli in maniera cinofallica è assolutamente vero..
    E il doppiaggio dei film non aiuta di certo

  7. #7
    Non ho capito: appena qualcuno salta un'h per un errore di battitura tutti gli si avventano contro, e poi quando qualcuno posta qualcosa a favore della lingua italiana lo si piglia pel culo?

    Io sono d'accordo col link postato. Che nella vita quotidiana si possa soprassedere su qualche congiuntivo o si possano utilizzare anglicismi ed espressioni idiomatiche di sorta ci può stare, ma la grammatica bisogna (bisognerebbe) saperla alla perfezione.
    [Levka]
    Arresta il sistema Arresta ho detto... Arresta! Fermo o sparo!!
    [/Levka]


    I miei fumetti ^^

  8. #8
    Utente bannato
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    Dipende dalla logica di pensiero.
    Esistono eprsone che pensano con concetti alcuni pensano per immagini.
    Tipo il sottoscritto.
    Forse chi disegna male pensa male ?
    Io non disegno male.

  9. #9
    eppure David Ayer è un bravo sceneggiatore, ma che cavolo si è dato a fare alla regia

  10. #10
    Se volete una riprova a proposito del doppiaggio, non perdetevi La notte non aspetta, dove a un certo punto si sente la fantastica battuta "noi siamo quelli che arriva...."

    Edito: la musica, la pittura, il cinema stesso sono dei mezzi d'espressione, siamo d'accordo, ma nella vita di tutti i giorni usiamo le parole per capirci tra di noi, quando facciamo la spesa, andiamo a prenderci un caffe', ma anche per comunicare con la propria compagna, con i propri figli. Io volgio che i miei filgi parlino un italiano corretto non per spocchia, ma per civilta', perche' da che mondo e' mondo e' cosi' che funziona, non e' possibile arraffazzonare anche la nostra lingua madre. Per me questo e' l'inizio della fine di un'identita' culturale.

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