http://www.repubblica.it/2008/07/sez...o-suicida.htmlFIRENZE - Ha vissuto due guerre, non ha più accanto gran parte delle persone a cui voleva bene, ha lavorato a lungo e ha le mani callose perché adesso vive a Firenze ma in passato ha fatto il contadino in Basilicata, a San Fele, in provincia di Potenza. In vecchiaia, s'è rotto le scatole e ha deciso di farla finita. A 103 anni. E s'è buttato nell'Arno. Niente da fare, l'hano salvato. Gli tocca andare avanti.
[...]
Non gli resta che armarsi di pazienza. Tanto, prima o poi, deve finire per forza.
ma povero!
a ogni modo la storia non mi stupisce: qualche tempo fa vidi un servizio su un uomo ultracentenario che ancora lavorava il legno etc e spiegava come non si sentisse a suo agio nel mondo attorno a lui, dove tutti i suoi coetanei se n'erano ormai andati da tempo: non gli piaceva nemmeno andare a giocare a carte al bar con gli ottuagenari che considerava di un'altra generazione... dei "ragazzetti" in pratica
tornando al tizio dell'articolo, considerato quanta gente muore "per sbaglio" semplicemente perche' fa cose stupide, tutto sommato e' stato sfortunato a non essere riuscito nella sua impresa... il peggio e' che d'ora in poi lo tratteranno da demente, piantonandolo a vista o quasi per paura che lo rifaccia!