Ma come si fa ad andare in giro con una katana???
L’uomo cercava i connazionali autori della rapina e dell’aggressione
LODOVICO POLETTO
TORINO
Aggredito in discoteca, sequestrato, picchiato e rapinato. È accaduto la scorsa notte a un giovane immigrato romeno, Christian Coisa Mihai, 25 anni. Un suo amico, quando ha scoperto cos’era accaduto, è tornato nel locale, armato di una grossa katana, per cercare gli aggressori e vendicare l’amico offeso. Lo hanno immobilizzato e disarmato gli addetti alla sicurezza che hanno quindi allertato il 113. Ma dei rapinatori, per ora, non ci sono tracce e nessuno, all’interno del locale, ha saputo fornire indicazioni utili ai poliziotti.
Ma andiamo con ordine. Tutto è cominciato poco dopo l’una quando Christian, da solo, è entrato alla discoteca «Notorius» di via Stradella, un locale frequentatissimo dalla comunità romena. Fatti pochi passi è stato avvicinato da un gruppetto di connazionali che l’hanno convinto ad allontanarsi dal locale «per parlare di una questione privata».
Una volta all’esterno, e a viva forza, lo hanno spinto all’interno di un’automobile posteggiata poco distante. Quindi, il gruppo, è partito di gran carriera. Christian Cosa Mihai, ha tentato di ribellarsi, ma è stato immobilizzato e poi preso a calci e pugni. Quando l’auto si è fermata in una strada semideserta, a pochi minuti di viaggio dalla discoteca, il pestaggio è proseguito. Più violento che in precedenza. Prima di fuggire gli aggressori-rapinatori gli hanno rubato tutto ciò che aveva di valore: braccialetto, collane e orologio per un valore di poco superiore a 2 mila euro; oltre, naturalmente, al portafoglio con circa 300 euro in contanti. Christian Cosa Mihai è riuscito a dare l’allarme. Un amico è corso in suo aiuto: lo ha accompagnato in ospedale. I medici lo hanno rassicurato: «Niente di grave».
A quel punto, però, è scattata la vendetta. E l’amico-soccorritore di Christian è corso a cercare i rapinatori. Non li ha trovati, ma ha rischiato di finire in galera per quella grossa spada, con cui avrebbe voluto affrontare i rapinatori.