in Spagna in queste settimane sono uscite le bilance fiscali per la prima volta nella storia della democrazia spagnola.
È sempre stata una richiesta della Catalogna per vedere esattamente quant'è la solidarietà inter-territoriale, o meglio dire: quant'è il deficit fiscale, la differenza tra quello dato allo Stato e quello ricevuto dallo Stato.
Il risultato non ha sorpreso nessuno: le comunità ricche pagano di più di quelle povere e ricevono di meno.
La quantità di questa differenza è e sarà per parecchio tempo oggetto di controversia: è troppo o è sufficiente? Si vedrà.
La parte di questo studio che può interessare l'Italia che a settembre affronterà la questione federalista è l'uso di 2 parametri per stabilire il bilancio fiscale.
Uno è stato il flusso di cassa: quanto dà una regione in tasse e quanto riceve in spesa dello Stato in quella regione, l'altro è stato quello del beneficio.
Come si calcola il primo? calcolando tutte le spese che lo Stato effettua in una determinata regione. Incluse, ovviamente, tutte quelle spese degli enti e corpi statali, come per esempio, i soldati. Un soldato che compra un caffè in un bar di Milano è una spesa dello Stato in Lombardia, giacché è il bar di Milano che ne trae beneficio.
L'altro parametro invece contabilizza il beneficio che riceve una regione dalla spesa che lo Stato fa, per esempio, al ministero della Difesa: tutte le regioni beneficiano di quella spesa.
Perché è importante questa distinzione?
perché la prima misura l'impatto dell'AP in un determinato territorio, l'altra misura l'impatto dell'AP sul benessere dei cittadini, ovvero, uno degli obbiettivi dello Stato: aumentare il benessere dei cittadini.
In Italia a me sembra che questa distinzione non venga fatta. Correggetemi se sbaglio.
Il risultato è che, se solo si guarda il flusso di cassa, la percezione dell'investimento statale nelle regioni è distorta.