cioè ma uno fa una cosa e l'altro vuole tornare indietro..
E poi bella la storia delle fiere.. Ma lo sa che in Italia non tutti i comuni vendono bestiame?
Nel tradizionale comizio di Ferragosto il leader della Lega parla anche
della legge elettorale per le europee ("quasi pronta") e di immigrazione
Bossi a Ponte di Legno
"Reintrodurrò l'Ici"
Bossi a Ponte di Legno "Reintrodurrò l'Ici"
PONTE DI LEGNO (Brescia) - Torna a parlare del gestaccio in riferimento all'inno di Mameli, annuncia che reintrodurrà l'Ici, si compiace della linea del governo in materia di immigrazione. Nel tradizionale comizio di Ferragosto, tenuto a notte fonda a Ponte di Legno, Umberto Bossi spazia dall'economia alle riforme, dalla sicurezza alla politica estera.
L'Ici. Il ministro delle Riforme è intenzionato a reintrodurre l'Ici. "La rimettero" dice spiegando che bisogna passare da un sistema di finanza derivata, in cui è lo Stato a dare i fondi agli enti locali, a una forma di autonomia finanziaria, in cui loro stessi prendono direttamente le tasse. "I cittadini - aggiunge il leader del Carroccio - sono disposti a dare, se le tasse vanno ai loro Comuni, perché vedono i risultati: strade, aiuole".
Dell'ipotesi di reintrodurre l'Ici Bossi non ha ancora parlato né con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti né con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma della sua idea è assolutamente sicuro. "Bisogna dare a ciascuna istituzione l'autonomia finanziaria", ripete. Visto che le Regioni si occupano dell'industria il ministro pensa a una tassa che riguardi la produzione (ma non l'Irap che "è brutta") per poi investire ad esempio "nelle fiere", cioè per aiutare le stesse imprese ad essere competitive.
Bossi non vuole però sentir dire che la Lega aumenterà le tasse. "Il federalismo - prosegue - è la riduzione delle tasse". Il fatto che i finanziamenti alle Regioni, spiega, per quello che fanno non sarà più basato sulla spesa storica (cioè su quello che ciascuna paga i vari servizi) ma sul costo standard (cioè sulla media di quanto una prestazione costa nelle diverse regioni) permetterà di risparmiare. In pratica, il progetto del leader leghista per il federalismo fiscale è che "se un ragazzo a scuola costa 10 lire in media si danno a tutte le regioni 10 lire: non ci possono essere Regioni che pigliano di più e Regioni che pigliano di meno".
Il dito medio. "Non è un insulto ma una memoria storica", dice Bossi del gesto a dito medio alzato fatto durante un comizio a Padova a luglio in riferimento all'inno di Mameli."Ma l'inno nazionale - ha tenuto a sottolineare - non c'entrava niente".
Il leader della Lega si lancia quindi in un excursus storico: il gesto è nato nell'antichità perché i romani tagliavano agli arcieri nemici il dito medio per impedire loro di scoccare ancora frecce, pratica ripetuta dagli inglesi con i francesi.
"Non disperare cara Paola - afferma muovendo la mano rivolgendosi alla parlamentare veneta Paola Goisis che si occupa di riforma di scuola - ce l'abbiamo ancora".
Immigrazione. Bossi è soddisfatto degli effetti ottenuti dalla politica del governo: "Ora nei popoli che prima venivano da noi è arrivata l'idea che è inutile venire perché tanto li rimandiamo indietro", dice commentando i dati sull'aumento degli sbarchi di clandestini ma anche delle espulsioni nei primi mesi dell'anno. "Già ora - afferma - anche se è vero che gli effetti non sono visibili in pratica, il messaggio che è uscito è: 'non venite perché non vi vogliamo".
Quindi il capo della Lega Nord liquida le accuse di Famiglia Cristiana sul rischio di una forma di fascismo come "sbagliate": Non c'entra niente con il fascismo. Noi semmai aiutiamo i popoli che ora non avendo da vivere fanno scappare i loro cittadini. Bisogna aiutarli a vivere a casa loro, stimolare la capacità di impresa e di lavoro".
Legge elettorale per le europee. "Va fatta entro il prossimo mese", afferma il titolare delle Riforme precisando che il suo "ministero l'ha più o meno pronta". "Dobbiamo tener conto - aggiunge - anche di quello che vuole il presidente della Repubblica. Vuole che partiti, formazioni politiche troppo piccole di inesistente capacità politica e organizzativa alla fine non vadano a finire in Europa. Ne terremo conto e faremo una legge adeguata".
La crisi nel Caucaso. Se l'Unione Europea "si muove" si può arrivare a una soluzione fra Russia e Georgia, sostiene Bossi che nei giorni scorsi ha aperto alla possibilità di inviare truppe italiane in Ossezia. "La Russia - è la sua tesi - non si può mettere contro l'Unione Europea. E' una delle prime volte che l'Europa, nel caso specifico, è più forte dell'America. Non si tratta di bombardare, si tratta di impedire una guerra tra georgiani e russi".
(16 agosto 2008)