Visualizzazione dei risultati da 1 a 3 su 3
  1. #1

    Carnauser ha l'abitudine di aprire i suoi thread con la locuzione [sto male]

    Forse questo potrebbe essergli utile:
    http://www.repubblica.it/2008/09/sez...tml?ref=hpspr1

    Immagini sacre come analgesico. Guardare la Madonna placa il dolore
    di SARA FICOCELLI

    Lo chiamano "analgesico della fede" ma più che alla medicina deve la propria efficacia alla bellezza. Affreschi di madonne estatiche e santi in martirio, capolavori che descrivono Genesi e Vangelo: secondo uno studio della neuroscienziata inglese Katja Wiech, della Oxford University, l'arte sacra stimola il nostro cervello al punto da rendere più sopportabile il dolore.

    La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Pain ed è nata proprio nel tentativo di dare una risposta alla sofferenza: può il cervello difendersi da solo? E perché chi si rifugia nella religione sembra essere più sereno? "I dati che abbiamo raccolto - spiega la coautrice dello studio, Irene Tracey, direttrice dell'Oxford Centre for Functional Magnetic Resonance Imaging of the Brain - dimostrano che le credenze religiose hanno il potere di alterare l'equilibrio mentale in modo diverso da persona a persona. Ci sono individui che, attraverso le immagini sacre, rispondono meglio al dolore, anche a quello fisico".

    La ricerca è stata condotta prendendo in esame 12 cattolici dichiarati e 12 atei o agnostici, di età compresa fra i 19 e i 34 anni. I volontari sono stati sottoposti a un imaging a risonanza magnetica, una tecnica di generazione di immagini usata prevalentemente a scopi diagnostici in campo medico. La macchina ha misurato le variazioni della pressione sanguigna nel cervello a seguito della visione di due immagini molto simili: da una parte una Vergine Maria e dall'altra la Dama dell'ermellino, uno dei capolavori di Leonardo.

    A tutti sono stati mostrati i dipinti per una trentina di secondi e, contemporaneamente, somministrate 20 microscosse elettriche, lievemente dolorose, su una mano e sull'altra. Nei cattolici la macchina ha registrato sensazioni di pace e serenità; i 12 atei hanno invece sopportato in silenzio e con sofferenza tutte le microscosse. Ma non è tutto: tra i credenti, la sensazione di sollievo provocata dalla visione della Madonna è stata accompagnata da una vivace attività cerebrale, cosa non riscontrata negli altri partecipanti.

    "Ogni immagine che per noi è fonte di rassicurazione, nella quale possiamo identificarci, è in grado di alleviare il nostro dolore - spiega la psicologa Sara Ruiba, specializzata in problematiche dell'identità personale - non si tratta di un effetto placebo: vengono stimolati degli specifici canali sensoriali. Bisogna tenere presente che i binari sono due, quello della sofferenza fisica e quello del disagio mentale. Un'immagine sacra può stimolare questi percorsi neuronali - continua la psicologa - e sottrarci all'intensità del dolore. Un po' come fanno i fachiri che, meditando, riescono a dormire sui chiodi".

    Secondo lo psicologo Tor Wager della Columbia University, quella delle immagini sacre è però solo una delle strade percorribili. "Ognuno di noi può creare un nuovo, positivo universo di microeventi cui fare riferimento. Qualcosa in cui credere: è questa la chiave. Che si tratti di una divinità o di uno scopo nella vita, è sempre questo il miglior analgesico".

  2. #2
    Utente bannato
    Registrato dal
    May 2001
    Messaggi
    460
    Io di solito guardo " Compendio illustrato sui Porcelli" e ottengo lo stesso effetto perchè ?

  3. #3
    Originariamente inviato da carnauser
    Io di solito guardo " Compendio illustrato sui Porcelli" e ottengo lo stesso effetto perchè ?
    Non lo so, devo meditare. Ora scappo, che vado all'addio al celibato di un mio amico, poi pero' torno e te lo dico.

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.