ovvero la vera storia di una falsa squadra
Tratto da un episodio di cronaca, è la storia agrodolce di un gruppo di varia umanità riunita intorno all'idea di due amici, che, dopo vari tentativi falliti di ottenere legalmente e non l'agognato visto per l'Europa, intravedono nell'invito a partecipare a un torneo di pallamano in Germania l'unica possibilità di fuga da una vita di espedienti, affogata dai debiti, nelle baraccopoli di Colombo, capitale dello Sri Lanka. E così di passaparola in passaparola la "squadra nazionale di pallamano" prende forma nei corpi improbabili di chi vive talmente ai margini da essere praticamente invisibile fino all'epilogo (forse) a lieto fine.
Un racconto ironico e amaro allo stesso tempo, con vette di ilarità pura, che ci spinge a riflettere senza ipocrisia su un mondo che non conosceremo mai abbastanza, quello che sta al di là delle barricate e guarda alle nostre vite agiate non con invidia ma con speranza. La speranza di poter andare (e lavorare) là dove anche l'aria che si respira è più buona.