Chi non conoscesse questo film e fosse appassionato di motori, sarà bene ci faccia un
pensiero.
Ma il pensiero può farlo tranquillamente anche un appassionato di cinema, perché questa pellicola, che come film non vale granchè, vale moltissimo come pezzo di storia del cinema.
Fu il primo film sulle corse d’auto, (e da molti ritenuto tuttora il migliore) a sperimentare effetti tecnici sonori e visivi strabilianti per l’epoca, e il tutto senza il minimo uso di effetti speciali (salvo per un paio di incidenti). Girato in 70 mm. Venne proiettato in Cinerama, su uno schermo curvo e con le immagini talvolta spezzate in tre parti.
Il regista è John Frankenheimer, ottimo regista di film come “Il Treno” il primo “Manchurian candidate” “Ronin” ecc…
Ciò che si vede ( e soprattutto si sente) nel film sono, in buona parte, vere immagini dei Gran Premi di Formula Uno del 1966, che riemergono adesso, in tutto il loro rombante aspetto, nel DVD restaurato e soprattutto con l’audio (inglese) in 5.1!
Il DVD (quello edizione doppio disco, mi raccomando!) costa parecchio in alcune catene,ma ho avuto la fortuna di trovarlo in un ipermercato per miseri 13,90 Euro, e posso garantire che sono regalati. Solo i documentari sul 2° DVD valgono quel prezzo, tutti interessanti e ottimamente realizzati.
Il film, lo ripeto, come trama è alquanto scadente, una storiella banale di rivalità tra piloti con in mezzo le solite belle donne, ma ciò che conta e che fa schizzare l’adrenalina alle stelle qui sono le immagini (riprese con una camera car guidato da Phil Hill) e soprattutto il sonoro.
Nel 1966 non esistevano quelle robe computerizzate che oggi si chiamano Formula Uno. Queste sono auto vere, tutta meccanica, cambio manuale, volante che è un volante e non un centro di calcolo, pedali su cui i piloti si destreggiano coi punta-tacco, vero rombo del motore (e non gli ululati di oggi), stridio di gomme e di freni, fumo e olio dovunque, niente cambio gomme e rifornimenti…
Se avete un buon televisore a schermo largo, e se avete un impianto audio col 5.1 siete fortunati, ma se non lo avete (come me) andate da un amico, oppure attaccate il lettore a un amplificatore o allo stereo di casa, staccate campanelli e telefoni, legate e imbavagliate i familiari, alzate il volume a manetta, fregatevene dei condomini e tuffatevi su piste vere, Brands Hatch, Zandvoort, Spa (quella di 14 Km.) Monza e Monaco come erano ai tempi, e dimenticatevi quelle tavolette piatte su cui corrono oggi vincendo le corse perché i meccanici ai box sono più veloci.