Era meglio se non avessi aperto il Corriere stasera.
Antefatto: c'è da nominare un giudice della Corte Costituzionale e la Commissione parlamentare per la vigilanza della Rai (coloro che controllano tutte le informazioni trasmesse dai giornalisti del servizio pubblico).
La posta in palio per questi nostri politici è enorme e lo dimostra il fatto che ne discutono da mesi e mesi.
Anche questa volta si tratta come se stessimo giocando a Monopoli: il mio partito voterebbe Tizio alla Commissione se voi votaste Caio alla Corte. Come le figurine Panini, insomma.
Il ricatto dell'ultim'ora è: eleggiamo Gaetano Pecorella alla Corte Costituzionale e in cambio noi voteremo per Leoluca Orlando alla Vigilanza.
Ohibò... Pecorella, molto vicino al presidente del consiglio Berlusconi (fu anche il suo avvocato), tra le altre cose ha firmato una legge dichiarata incostituzionale dalla Corte. Vorrebbero farlo entrare lì, nella Corte stessa a fare l'interesse di non si sa chi, se del paese o dei suoi amici che fanno le leggi.
Questo per quanto riguarda la Casa delle Libertà (loro, tanto per cambiare). Quello che mi fa infuriare è la risposta di coloro che dovrebbero essere l'opposizione.
Anna Finocchiaro (questa grande politica del Partito Democratico!) ha dichiarato che il suo partito vuole approfondire la possibilità di accettare Pecorella alla Corte Costituzionale.
Di fronte all'ennesimo enorme conflitto di interessi, loro cosa pensano? "Si può fare"...
Queste sono la maggioranza e l'opposizione eletti. Chi caspita avete votato?