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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    [film] Vicky Cristina Barcelona

    A 73 anni suonati e con una quarantina di film all'attivo, Woody Allen sembra non sentire gli effetti del tempo che passa e come un esuberante ragazzino agli esordi spinge agli estremi la sua nuova rappresentazione dei rapporti amorosi, consegnandoci un film sinuoso e dirompente, che sovverte in punta di piedi l'ordine sancito dalla morale comune. Vicky Cristina Barcelona è come quei vini inebrianti che scaldano dolcemente, ma i cui effetti traditori si fanno sentire quando ormai è troppo tardi per correre ai ripari. Le parole vengono dette a mezza voce, le movenze e gli sguardi aprono poco a poco le crepe degli illusori mondi che abbiamo progettato a fianco della persona che riteniamo di amare. La rassicurante idea della predestinazione viene scardinata dal potere seduttivo del rischio e della sfrontatezza.
    Non esistono nuclei familiari al sicuro in Vicky Cristina Barcelona, tutto può essere rimesso in gioco dal sogno di una vita diversa, che ancora non conosciamo, ma che non dovrà assomigliare alla nostra, nemmeno quando è la più eccitante e trasgressiva possibile.
    Film della negazione e dell'incompiutezza, Vicky Cristina Barcelona è una commedia che parla di rapporti scabrosi, in un modo così elegante e discreto, da farli sembrare la cosa più naturale del mondo.

    P.S. Astenersi svampite neomogliettine dalla visione limitata
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  2. #2

    Re: [film] Vicky Cristina Barcelona

    Originariamente inviato da Uanne
    Vicky Cristina Barcelona è una commedia che parla di rapporti scabrosi, in un modo così elegante e discreto, da farli sembrare la cosa più naturale del mondo.
    insomma: è un documentario

  3. #3
    Mi ha annoiato.
    Marcello: "Non ti preoccupare, è tutto CSS, senò è finita che separiamo la grafica dai contenuti. E allora 'o W3C parla a vacant?"
    Vincenzo: "Spesso sì."

    Utonter . Puliti dentro e belli fuori.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    Re: Re: [film] Vicky Cristina Barcelona

    Originariamente inviato da andrea.paiola
    insomma: è un documentario
    sì anche il tanto sbandierato bacio tra penelope cruz e scarlet johansson è poca cosa
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Due turiste americane appartenenti alla upper-class newyorchese, la mora Vicky (Rebecca Hall) e la bionda Cristina (Scarlett Johansson) , arrivano a Barcellona ospiti di una coppia facoltosa per un paio di mesi di vacanza estiva.
    Vicky è convinta di avere le idee chiare sul suo futuro, che immagina fatto di certezze: una sistemazione seria con un ragazzo affermato, una vita serena fatta di valori solidi. Cristina non ha ancora idea di cosa voglia, ma in ogni caso non sarà ciò che vuole Vicky.
    Il contatto con il calore mediterraneo di Barcellona e soprattutto con lo stravagante pittore Antonio (Xavier Bardem), le porterà contemporaneamente alla conoscenza di una Spagna diversa da quella da cartolina e produrrà in loro un cambiamento interiore tale da sovvertire i loro punti di vista: sgretolerà le certezze di Vicky, e all’opposto creerà in Cristina l’illusione di aver trovato un punto fermo nella sua vita. Entrambe, tuttavia, non troveranno il coraggio di accettare il cambiamento e di rinunciare al loro essere figlie della cultura dalla quale provengono. Per entrambe rimarrà il ricordo di un vortice di esperienze unito a nuove e consapevoli insicurezze.

    In film è piacevole, volutamente girato in toni caldi, quasi (e non a caso) da depliant patinato, e scandito dalla musica sensuale e malinconica della Spagna, con uso continuo e necessario di voce fuori campo. E’ un film morbido, morbido come le curve delle belle donne che lo interpretano e come le geometrie irregolari di Barcellona. Woody Allen riversa soprattutto in Vicky le nevrosi, le incertezze e i sensi di colpa che lui stesso ha rappresentato direttamente in tanti suoi film sull’eterno mistero della coppia, dei sentimenti, di cosa vorremmo essere e di cosa invece siamo.
    In questo senso Allen dice poco di nuovo, il film stesso, volendo, è pieno di stereotipi, come sono alquanto stereotipati i suoi protagonisti (soprattutto Penelope Cruz – ex moglie di Antonio).
    Ho però il sospetto che sia un effetto volutamente studiato dal regista. In fondo, cosa c’è di più classico e stereotipato di una vacanza, dei suoi colori e dei suoi amori estivi?

    Piacerà di più, credo, a chi ha sempre apprezzato Woody Allen.

    ***1/2
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di lookha
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    qui la critica sia spagnola che catalana l'ha bocciato totalmente.
    Proprio per gli stereotipi di cui parla wsim.
    Non l'ho visto ancora, ma non m'ispira.

    Non se ne può più di macho latino aperto a un menage a tre, donna latina pazza e gelosa, spgnoli bifolchi e impulsivi, americani classisti e ben vestiti.
    E Barcellona c'è solo nel titolo.

  7. #7
    Quando ne hanno parlato al telegiornale mi ispirava, ma sentendo quanto è stereotipato mi perde molto del suo fascino.
    Awaken my child, and embrace the glory that is your birthright...

    Tubi (cit.)

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    ho convinto tanti amici ad andare a vederlo e uno a uno mi hanno mandato affancubo per i soldi buttati
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  9. #9
    Non è il miglior Woody Allen, ma il film l'ho trovato gradevole.
    La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Originariamente inviato da lookha
    qui la critica sia spagnola che catalana l'ha bocciato totalmente.
    Proprio per gli stereotipi di cui parla wsim.
    Non l'ho visto ancora, ma non m'ispira.

    Non se ne può più di macho latino aperto a un menage a tre, donna latina pazza e gelosa, spgnoli bifolchi e impulsivi, americani classisti e ben vestiti.
    E Barcellona c'è solo nel titolo.
    Fondamentalmente vero.
    Però Allen è una persona intelligente. Per cui ho l'impressione che abbia studiato la situazione, anche vedendola e facendocela vedere (attenzione) dal punto di vista di due turiste americane ricche, annoiate e ignorantelle anzichenò ("non so nemmeno dove sia Oviedo").

    Perchè se vogliamo guardare solo agli stereotipi, anche il cinema di Almodovar, gira e rigira, ne mette in campo diversi, in ogni film, e qui c'è più di qualche concessione almodovariana ;-)

    Parere personale, chiaramente, e comunque la visione, stereotipi o no, mi è piaciuta, e mi ha strappato più di qualche ghigno
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

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