Partendo ancora dal caso protocollo di Kyoto, riporto quanto detto da Mattioli:
Matteoli ha ricordato poi che dal punto di vista di Roma c'è "un problema di fondo". "Se gli Usa in primis, ma anche altri paesi come Cina e India, non fanno parte della partita, non si riuscirà mai a raggiungere questi obiettivi" di contenimento delle emissioni, ha sostenuto il ministro mostrando ancora una volta un approccio diametralmente opposto a quello europeo.
E' lo stesso ragionamento idiota per cui "Non pago le tasse, sono troppo alte, e anche gli altri non le pagano". E chissà perché sono alte...
Insomma, mi sono veramente stufato di sentire gente che ricopre cariche portare ragionamenti così puerili e controproducenti. E il problema non sono nemmeno le imprese, perché dubito che in UK, in Francia, in Spagna, in Portogallo, in Danimarca, in Svezia, in Finlandia, in Grecia, in Austria, in Norvegia, non ci siano imprese che dovranno pagare per adeguarsi alle nuove misure.
Ma più in generale mi sono stufato dell'atteggiamento "quello fa così - e vedo che fa male, e lo so che fa male - e allora io perché devo fare bene?". Se si hanno alcuni neuroni ancora vivi la risposta vien da sé, che il bene e il male non sono in rapporto a quello che sta facendo il prossimo, ma sono oggettivamente individuabili (salvo alcuni casi, ma non è questa la sede di sedute di filosofia sul bene e il male come concetti astratti).
Sto invecchiando male, pensavo che questi concetti fossero chiari per tutti, dopo una certa età in cui si possono tollerare le ribellioni stupide, ma evidentemente sopravvaluto il genere umano.