Originariamente inviato da Reiuky
Come ci hanno insegnato a s
quola, "la spinta che un corpo riceve è proporzionale al volume di acqua spostata".
Da come l'ho capita io, il liquido è in equilibrio, quindi in un qualsiasi volume la forza di attrazione gravitazionale esercitata su quella parte di massa di acqua viene compensata da una forza opposta data dall'acqua che stà intorno. Quindi se quel volume viene sostituito con altro materiale (che avrà densità diversa dall'acqua), le due forze non si compensano più e si avrà una spinta verso l'alto o verso il basso. Ma tale spinta dipende esclusivamente dal volume del corpo, perché è quel volume che sostituisce l'acqua e quindi è li che si calcola la spinta.
Però c'è un altra scuola di pensiero che vede il volume di acqua spostata come base per altezza, ovvero un corpo galleggia meglio su 10 metri d'acqua che su 3. O, come dice il mio istruttore di nuoto, "state più vicini al fondo, perché sotto di voi c'è meno acqua e quindi c'è meno spinta verso l'alto".
Effettivamente, alla prova pratica, c'è meno spinta se si nuota attaccati al fondo. Eppure i testi universitari paiono darmi ragione. E poi, una nave galleggia meglio in alto mare che vicino alla riva?
Insomma, come si spiega?