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Discussione: il diritto di morire

  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di lookha
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    il diritto di morire

    a 13 anni.

    http://www.corriere.it/cronache/08_n...4f02aabc.shtml

    Lei è una bambina di 13 anni, si envince dal testo, ed ha una malattia terminale al cuore.
    Può essere operata e curata.
    pero dovrà medicarsi per il resto della sua vita.
    Cosa decide?
    preferisce morire.
    E i genitori? "siamo con lei".

    Si, ecco, io i genitori li farei davvero stare con lei: nella tomba.
    Abominevole

  2. #2
    "La ragazzina ha passato gran parte degli ultimi otto anni in ospedale, dove l'hanno curata per leucemia e cardiomiopatia"

    "Il suo cuore è in grado di pompare sangue solo a un decimo delle proprie capacità e la ragazzina ha già subito tre interventi di applicazione di pacemake"


    "La madre della ragazzina, ex infermiera di terapia intensiva, è del parere che il trapianto non sarebbe risolutivo e che in capo a 5 anni la figlia avrebbe probabilmente bisogno di un altro cuore"


    "<Si è discusso delle opzioni terapeutiche e Hannah ha potuto esprimere chiaramente la sua intenzione di non voler tornare in ospedale per cure cardiache. È chiaramente attaccata alla sua famiglia e vuole essere curata a casa»."
    Io non odio Berlusconi, è lui che odia tutti noi!

  3. #3
    Lookha, a parte che ho i brividi per quella povera ragazzina... Ma, pensa ai poveri genitori. Lei non vuole più curarsi, dopo anni passati in ospedale, con l'operazione avrebbe delle possibilità di sopravvivere, ma anche delle possibilità di passare il resto della sua vita avanti e indietro dall'ospedale. Cosa fai? Vai contro la sua scelta e, dovesse andare male, essere odiato tutta la vita per quello che le hai imposto?
    Mi sembra che lei abbia ragionato molto lucidamente (non ho detto correttamente o saggiamente) sulla sua situazione e sulla sua scelta. Direi che i suoi genitori sono dei poveri idioti che meritano solo di morire, mi sembra abbastanza riduttivo, non credo si stiano divertento, eh

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di TeoB
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    13 anni o 80 non ha importanza, mi pare assurdo che una persona si tiri indietro davanti ad un trapianto, soprattutto visto che:

    La madre della ragazzina, ex infermiera di terapia intensiva, è del parere che il trapianto non sarebbe risolutivo e che in capo a 5 anni la figlia avrebbe probabilmente bisogno di un altro cuore
    Se è vera questa cosa allora vivere deve essere proprio un incubo, se non è vera, allora sono d'accordo con lookha.

  5. #5
    mio dio spero di non dovermi mai trovare in una situazione simile.... esistono questi problemi e uno se le fa per delle cazzatine

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di miki.
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    sono con i genitori, non deve essere facile appoggiare la figlia per una scelta del genere.
    You cannot discover new oceans unless you have the courage to lose sight of the shore

    Caro Dio, quando nelle preghiere ti chiedevo di far morire quel pedofilo truccato, liftato,mentalmente disturbato e di colore indefinibile, non intendevo Michael Jackson.

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di lookha
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    Originariamente inviato da galz
    Lookha, a parte che ho i brividi per quella povera ragazzina... Ma, pensa ai poveri genitori. Lei non vuole più curarsi, dopo anni passati in ospedale, con l'operazione avrebbe delle possibilità di sopravvivere, ma anche delle possibilità di passare il resto della sua vita avanti e indietro dall'ospedale. Cosa fai? Vai contro la sua scelta e, dovesse andare male, essere odiato tutta la vita per quello che le hai imposto?
    Mi sembra che lei abbia ragionato molto lucidamente (non ho detto correttamente o saggiamente) sulla sua situazione e sulla sua scelta. Direi che i suoi genitori sono dei poveri idioti che meritano solo di morire, mi sembra abbastanza riduttivo, non credo si stiano divertento, eh
    la curi.
    quando avrà 18 anni o più, deciderà.
    non è preparata per prendere una scelta del genere.

  8. #8

  9. #9
    Oltre a parlare di vita, si dovrebbe parlare anche di qualità della vita.
    Io non ho le conoscenze mediche per poter giudicare come si deve la faccenda, ma se effettivamente la scelta è tra 6 mesi a casa e 5 anni in ospedale, non è cosi strano che i 6 mesi a casa possano dare di più in termini di qualità della vita.

  10. #10
    Originariamente inviato da lookha
    non è preparata per prendere una scelta del genere.
    Chi ha avuto modo di parlare con lei, spiegarle le cose di persona è, esattamente, di parere contrario.

    Nella lettera che ha scritto alla famiglia, il Primary Care Trust dello Herefordshire afferma che una azione giudiziaria è parsa inopportuna: «Hannah sembra aver capito la gravità della sua situazione. È sembrata consapevole del fatto che sarebbe potuta morire», si legge nella missiva. <Si è discusso delle opzioni terapeutiche e Hannah ha potuto esprimere chiaramente la sua intenzione di non voler tornare in ospedale per cure cardiache. È chiaramente attaccata alla sua famiglia e vuole essere curata a casa».

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