Altro capolavoro del governo, questa volta nella persona dell'ineffabile Alfano, ministro della giustizia per meriti di obbedienza.
Poichè è noto che il governo ha a cuore i temi della sicurezza, e su questo non transige, dopo una lunga serie di norme che di fatto rendevano non perseguibili gli autori di molti reati, stavolta mette a segno il colpo definitivo: la sicurezza dell'impunità.
La proposta Alfano prevede che già prima che si celebri un processo per pene fino a 4 (frodi in commercio, speculazioni varie, usura, danneggiamenti, violenze private...) l'indagato possa chiedere al giudice la messa in prova, cioè svolgere qualche lavoretto socialmente utile, chessò portare fuori l'immonidizia, magari differenziando.
Se avrà fatto il bravo, non si fa più neanche il processo, dunque niente condanna, dunque niente pena.
Molto di più del tanto vituperato indulto, che cancella solo la pena o parte della pena, ma lascia la condanna. Qua non ci sarà più manco il processo.
Magari per tutelare la sicurezza si potrebbe escludere l'applicabilità della messa in prova ai lavavetri, che sono molto più pericolosi degli usurai e dei violentatori domestici.