a mio uso e consumo, ho paura di dimenticarmene qualcuno vista la frequenza delle visioni (aggiornerò man mano)
LE FEU, LE SANG, LES ETOILES + ARMANDO E LA POLITICA
Un corto di quandici minuti sulla vittoria elettorale di Sarkozy in Francia vissuta con disperazione da una giovane mamma insieme alla sua bambina, la morte degli ideali dei giovani e della libertà, la necessità di non sottomettersi inermi ai mangiatori di sogni.
Seguito da un bel documentario sul rapporto del padre della regista, l'Armando del titolo, con la politica a partire dalla militanza nel Psi e nel sindacato degli anni giovanili fino ad un misterioso cambiamento di fronte durante il primo governo berlusconi per tornare poi nei ranghi della sinistra in tempi più recenti. Il film traccia in parallelo sia il ritratto dell'Armando (e di molti italiani) uomo e politico attraverso ricordi dei parenti e degli amici di partito che il ritratto dell'Armando padre visto con gli occhi della figlia. Un film ironico e scanzonato che si prende in giro e ammette difetti, arricchito da preziose e divertenti animazioni
LETTER TO BREZHNEV (ciclo British Reinassance)
Una sera, due ragazze di Liverpool abbordano in un bar due marinai appena sbarcati da una nave russa e passano la notte con loro. Il giorno successivo la nave riparte, ma Elaine e Peter, nonostante parlino lingue diverse, si sono innamorati. Non resta che scrivere a Brezhnev.
Dialoghi scattanti, vitalità, comicità, per una piccola storia d’amore metropolitano improvviso e impossibile. (banalmente copiato dal programma, non c'è molto da aggiungere)
LAKE TAHOE (Mex - Fuori Concorso)
Un ragazzo rimasto in panne con la macchina, vaga per una assonata cittadina di provincia alla ricerca di un meccanico prima, del giusto pezzo di ricambio poi. Avanti e indietro lungo i viali deserti e assolati, in un continuo incontro/scontro di solitudini, il film scorre lento (per lo più in camera fissa) lasciando il tempo di assorbire tutti i particolari delle vite con cui veniamo in contatto. Una storia dolceamara.
GIGANTIC (Usa - Fuori Concorso)
Brian vende materassi e sogna di adottare una bambina cinese. Happy è incostante e stralunata. Nel mezzo un universo di caratteri strampalati quanto basta tra i quali spicca il padre di Happy, un John Goodman in stato di grazia. Dalle parti di Wes Anderson e Micheal Gondry, una commedia agra che scava in profondità nei sentimenti e nelle psicologie dei suoi personaggi.
KATYN (Pol - Fuori Concorso)
L'annientamento scrupoloso di una intera classe dirigente nell'ottica della dominazione completa del territorio occupato. L'eccidio di Katyn (20.000 fra soldati e civili polacchi uccisi e sepolti in fosse comuni nella primavera del 1940), da sempre negato dai Sovietici che al tempo si spartivano l'occupazione della Polonia coi Nazisti e attribuito a questi ultimi nei documenti ufficiali fino agli anni '90, rivive in tutta la sua drammaticità in una pellicola diretta dall'ottantenne Andrzej Wajda. Una commovente storia di amore, eroismo e codardia, priva di autocompiacimenti e ammiccamenti. Il fardello della Storia sulle spalle dei pochi che ne furono testimoni e rifiutarono compromessi. Un film epico e necessario.
Breve postilla... è il primo anno che ho il tempo e la voglia di seguire assiduamente le proiezioni e sono rimasta piacevolmente colpita. Dall'organizzazione, dagli spazi messi a disposizione, dal programma del festival ricchissimo e alla portata di tutti, dallo stesso pubblico che nonostante sia sempre numerosissimo assiste alle proiezioni sempre in un piacevole e rispettoso silenzio non interrotto da commenti futili o squilli di telefonini.
Vorrei non finisse mai