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  1. #1

    Le palle molli dei mafiosi

    Hanno minacciato ancora Giulio Cavalli, l'autore con il quale ho scritto lo spettacolo antimafia "Do ut Des".
    Riporto il comunicato stampa, per dare la visbilità che posso a questo evento.


    Nuova minaccia a Giulio Cavalli
    Solidarietà all’attore dal mondo politico, dello spettacolo e della società civile

    Giulio Cavalli, autore, attore e regista teatrale, ha ricevuto l’ennesima, insostenibile, minaccia mafiosa lunedì sera.

    Durante le prove del suo spettacolo nel teatro di Tavazzano (Provincia di Lodi), infatti, alcuni sconosciuti hanno imbrattato, il furgone della Compagnia di Cavalli con le scritte “Smettila” con una croce accanto, “Non dimentichiamo” e “Riina Libero” – scritta, quest’ultima, che riprende quelle apparse a Palermo pochi giorni fa.

    Non è la prima volta che accade. In aprile Cavalli ha ricevuto una email con minacce di morte e successivamente è stata disegnata una bara sul teatro Nebiolo di Tavazzano, di cui è direttore artistico. Le intimidazioni arrivarono dopo il suo spettacolo “Do ut Des” che ridicolizzava la mafia. A causa di queste e altre minacce da 7 mesi l’attore è sotto programma di protezione anche nelle trasferte per i suoi spettacoli.

    Giulio Cavalli è da anni impegnato a teatro contro la mafia, e da tre mesi cura una rubrica, RadioMafiopoli, in onda su AgoraVox Italia e FascioeMartello, che si rifà a Onda pazza, la trasmissione di Peppino Impastato, dove l’attore disonorava la mafia. Nella penultima puntata di RadioMafiopoli (12 novembre) l’attore si scagliava contro il boss Totò Riina e probabilmente a qualcuno, questo, non è piaciuto.

    Nel frattempo arrivano i primi attestati di solidarietà da parte del mondo civile, dello spettacolo e del giornalismo:

    Giovanni Impastato (fratello di Peppino Impastato): “Questi atti sono deplorevoli per una persona impegnata dal punto di vista culturale e artistico che cerca di contribuire a tenere alti i valori della legalità, con la stessa ironia che Peppino, che poi purtroppo è stato zittito, ha portato avanti in quegli anni con la sua trasmissione Onda pazza. L’ironia è un’arma micidiale. Come Giovanni Impastato sono solidale con Giulio Cavalli e cercheremo di stargli vicino in tutti i modi possibili”

    Paolo Rossi (attore con cui ha esordito Cavalli): “È un momento molto brutto, ma questo significa che il teatro ha ancora valore e allora su quello bisogna puntare. Tutta la mia solidarietà, tutta.”

    Leoluca Orlando (deputato IDV): “Esprimo tutta la mia solidarietà a Giulio Cavalli in questo momento così complicato per le inaccettabili intimidazioni a chi vuole coniugare libertà ed arte a chi vuole denunciare la violenza mafiosa e i suoi inaccettabili legami istituzionali.”

    Antonio Ingroia (Sostituto Procuratore di Palermo): “Massima solidarietà e preoccupazione, purtroppo questo segue altri avvenimenti intimidatori come quelli di Partinico nei confronti di Pino Maniaci, e questo dimostra che c’è sempre una maggiore insofferenza delle mafie, non solo contro i giudici, ma anche contro le persone di cultura”

    Pino Maniaci (giornalista di TeleJato minacciato dalla mafia): “Giulio Cavalli è un autore e un attore che sta dando tanto alla Sicilia e per questo merita tutto il nostro sostegno. Sono i momenti duri in cui bisogna fare fronte comune per non lasciare che la scure della mafia cada silenziosa. Siamo tutti Giulio Cavalli”

    Carlo Lucarelli (scrittore): “È molto inquietante e molto importante quello che è accaduto. Molto inquietante perché in un paese civile non dovrebbe accadere, vista anche la pericolosità dell’organizzazione criminale. È un pezzo che iniziano a minacciare intellettuali e persone che fanno cultura e questo significa che la cultura fa paura, che raccontare le cose inizia a essere importante e ti porta ad essere considerato pericoloso. Non bisogna lasciare solo chi è oggetto di questo tipo di minacce, e allo stesso tempo darci da fare tutti assieme”.

    Giuseppe Lumia (Senatore PD ed ex Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia): “La sua battaglia culturale è la nostra e deve essere fatta proprio dallo Stato, dalla parte dello stato che si vuole finalmente liberare dalla mafia. Riina padre e figlio devono essere contrastati in tutti i modi. Col 41 bis Riina padre parla e detta funzioni per la presenza del figlio nel milanese e a Corleone. Per un ragazzo che vuole incamminarsi sulla via di cosa nostra e che vuole scalarne i gradini c’è solo una strada, quella della abiura delle famiglie mafiose e della denuncia. Altre opzioni non ne possiamo concedere.

    Sergio Nazzaro (scrittore): “Come volevasi dimostrare: più che i proclami e le grandi dichiarazioni di guerra o analisi sistemiche, trionfa l’ironia. Già, perchè Cavalli prende per il culo la mafia e li riporta a terra, togliendo l’aurea di mitologia che tanti se non troppi celebrano sempre e comunque. Prendere per il culo la criminalità, combattendola con una risata invece che con facce lugubri e pensierose, intellettual’mpegnat’ sempre pronte a spiegare. Radio Mafiopoli oltremodo cerca di dirci qualcosa: con quelle facce che hanno veramente possono tenere sotto scacco una nazione? Con l’aiuto di chi? Chissà se i grandi media daranno spazio presto all’ironia e allo sfottò su scala nazionale contro le mafie, sarebbe un passo di civiltà. Piccolo per il mondo, grande per noi italiani”.

    Pino Di Maula (direttore di Left-Avvenimenti): “La redazione di Left Avvenimenti e Notizie Verdi esprime la propria solidarietà nei confronti di Giulio Cavalli e della sua compagnia teatrale per l’ennesimo vigliacco tentativo di azzittire con le intimidazioni le voci libere, indipendenti e coraggiose che denunciano il sistema mafioso attraverso l’arte e la comunicazione esponendosi in prima persona. Come fa, appunto, Giulio”.

    Vito Lo Monaco (Presidente “Centro Studi Pio La Torre”): “Il fatto che avvenga a Lodi dimostra come la mafia sia ormai un fenomeno esteso su scala nazionale, conferma quello che diciamo da tempo. La mafia è un problema che riguarda tutta l’Italia non solo la Sicilia. Le politiche del governo quindi devono tener conto di questa cosa e non seguire l’emergenza del momento. Tutto questo in concomitanza con le dichiarazioni del figlio di Riina di trasferirsi al nord sembrano frutto di una strategia ben precisa. Mi associo e do solidarietà a Giulio Cavalli”.

    Vincenzo Conticello (Proprietario della Focacceria San Francesco di Palermo): “Grande solidarietà a Giulio che si senta accompagnato da chi, come me, porta avanti in prima persona la lotta al racket e alla mafia. Da un altro punto di vista penso che non bisogna mai abbassare la guardia perché questo silenzio da parte di Cosa Nostra non va mai sottovalutato perché bisogna sopprimere sul nascere qualunque tipo di focolaio mafioso. Se diamo il consenso alle richieste del figlio di Riina, evidentemente, stiamo già cominciando a scardinare le regole”.

    Rosario Crocetta (Sindaco di Gela) : “In Italia non si ha la possibilità di fare liberamente arte. Evidentemente sono stati toccati dei nervi scoperti, do la mia solidarietà netta a Giulio e dichiaro sin da ora la mia disponibilità a partecipare ad un incontro pubblico a Lodi insieme a lui per spiegare alla gente del luogo la mafia e la necessità di combatterla”.

    Per informazioni:

    Bottega dei Mestieri Teatrali: 335 – 76 86 218
    AgoraVox Italia: redazione@agoravox.it 0033 – 1 53 32 46 04
    FascioeMartello: redazione@fascioemartello.it 389 – 18 55 235
    Chi ha un blog e volesse riportarlo, farebbe una cosa veramente bella.
    La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Dal CentroDestra neanche una riga...

    Mi pare normale.
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  3. #3

    Re: Le palle molli dei mafiosi

    Originariamente inviato da Fran©esco
    Hanno minacciato ancora Giulio Cavalli, l'autore con il quale ho scritto lo spettacolo antimafia "Do ut Des".
    Riporto il comunicato stampa, per dare la visbilità che posso a questo evento.




    Chi ha un blog e volesse riportarlo, farebbe una cosa veramente bella.
    Giàassai, ma Facebook è anche una bella cassa di risonanza...

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di alda
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    0
    Originariamente inviato da wsim
    Dal CentroDestra neanche una riga...

    Mi pare normale.
    del resto, un suo autorevole esponente ha detto che con la mafia bisogna abituarsi a convivere, che vuoi che dicano?
    Se capire significa mettersi al posto di chi è diverso da noi, i ricchi e i dominatori del mondo hanno mai potuto capire milioni di emarginati?

  5. #5
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    613
    E perchè a te manco una pernacchia telefonica?

    Sei offeso?
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  6. #6
    Originariamente inviato da agiaco
    E perchè a te manco una pernacchia telefonica?

    Sei offeso?
    io tirerei un sospiro di sollievo

  7. #7
    Originariamente inviato da agiaco
    E perchè a te manco una pernacchia telefonica?

    Sei offeso?
    agiaco, ma ti pare?
    Io non lo porto in giro lo spettacolo, non ho la faccia sui giornali e sui palchi, è normale che il mio nome non risalti e che io non venga minacciato.
    Io sono orgoglioso di aver contribuito alla stesura della spettacolo, e ti dirò di più: ho deciso fin da subito di non avere nulla, neanche i diritti SIAE, perché preferisco mettere un mattoncino silenzioso nella lotta alla mafia, in mezzo a tanti che s'indignano e che non fanno una sega, a livello pratico.

    Che commento del cazzo, il tuo, perdonami.
    La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di MMarzia
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    1,781

    Re: Re: Le palle molli dei mafiosi

    Originariamente inviato da maucirano
    Giàassai, ma Facebook è anche una bella cassa di risonanza...
    io sono festosamente cicciottello :: e. cartman

    t'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
    t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
    così ti amo perchè non so amare altrimenti

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di lookha
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    Nov 2003
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    14

    Re: Re: Le palle molli dei mafiosi

    Originariamente inviato da maucirano
    Giàassai, ma Facebook è anche una bella cassa di risonanza...
    quoto.
    Francesco, non c'è un gruppo su facebook da appoggiare?
    un'iniziativa, il gruppo dello spettacolo o cose del genere?

  10. #10
    Su Facebook c'è qualcosa, ma ricordatevi che su internet siamo tutti d'accordo.
    Nella Vita Reale, no, purtroppo.
    La prima regola di Utonter è: non parlare di Utonter. La seconda regola: non si parla di Utonter - Ich habe eine schön bratwurst in mein leder hosen -... -.-. . -- --- / -.-. .... .. / .-.. . --. --. .

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