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Discussione: Cai cai...

  1. #1
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    Cai cai...

    I nodi della vicenda Alitalia-CAI iniziano a venire al pettine.
    Ma come si poteva pensare che non ci sarebbero stati problemi se a gestire una compagnia di voli aerei ci sono solo costruttori e banchieri?
    Non sarà l'unica fonte di problemi ma sono convinto che per dirigere servono anche delle competenze in materia.

    Riporto solo una parte dell'articolo (potete leggerlo integralmente sul sito inviatospeciale.com).
    I grassetti li ho inseriti io.


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    Misteri Alitalia, quando parte Cai?

    L’ormai penosa vicenda Alitalia ha avuto una nuova svolta. Cai non parte il primo dicembre. Come per le dichiarazioni del presidente di Lufthansa, Wolfgang Mayrhube, che aveva dichiarato “Il loro business plan (si riferiva a Cai, ndr) noi non lo abbiamo ancora visto. Con la crisi economica in corso preparare un piano industriale per una nuova società non è una cosa facile” per i media il fatto è di poco conto. Per i poltici ed i sindacati confederali ininfluente.

    L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) in una nota ha informato che ”per l’avvio di Cai sono in fase di ultimazione alcuni aspetti amministrativi e tecnici”. Poi l’Enac spiega meglio: “nel pomeriggio di ieri (mercoledì 26, ndr) si è riunito, presso la direzione generale dell’Ente, il Comitato di monitoraggio e vigilanza permanente sulla fase di transizione tra Alitalia ed il nuovo vettore Cai”.

    Nell’incontro si è ”verificato che la compagnia Cai non riuscirà a partire il primo dicembre 2008, come precedentemente preventivato. La nuova data per lo start up del vettore non è ancora stata comunicata. L’Enac attende quanto prima tale informazione per le proprie attività di monitoraggio e verifica [...] Per quanto riguarda le licenze di trasporto pubblico passeggeri ed il certificato di operatore aereo, le istruttorie dell’Enac sono terminate, ma l’emissione avverrà solo con l’evidenza dell’effettiva disponibilità delle risorse finanziare necessarie per l’operazione. Deve inoltre essere finalizzata la documentazione relativa al passaggio di proprietà degli aeromobili tra la vecchia e la nuova compagnia. L’Enac è in contatto con le istituzioni internazionali che seguono il trasporto aereo e con tutte le altre autorità per l’aviazione civile per aggiornamenti continui rispetto al termine di cessazione attività dell’Alitalia ed all’avvio della nuova compagnia. L’Enac, come da mandato istituzionale, continua a mantenere alta la vigilanza non solo sugli aspetti relativi alla transizione, ma anche sulla tutela del passeggero, affinchà in questo periodo continui ad essere garantito il diritto dei cittadini alla mobilita”’.

    Le parole dell’Ente sono chiarissime. Al momento Cai non ha un solo dipendente, non ha ancora risolto il problema “dell’effettiva disponibilità delle risorse finanziare necessarie per l’operazione”, ma non sa neppure con chiarezza come funzionare, perchè nelle Compagnie aeree i piani di impegno per il personale di volo si preparano in cicli di almeno venti giorni. Questo vuol dire che azienda e personale di volo conoscono il mese prima turni del successivo. Cai non solo ignora quando comincerà ad operare, ma neppure ha reso noto quali tratte saranno coperte dai propri voli e questo fa pensare all’impossibilità nel pianificare l’attività.

    Inutile sottolineare che la responsablità del caos attuale per nulla preoccupa i ministri competenti o il governo nel suo insieme. Mente la genesi della confusine è da collocarsi nella strategia contrattuale decisa dalla ‘cordata patriottica’, orientata verso il muro contro muro nei confronti dei sindacati aziendali, e quindi generatrice di conflitti e quasi assente sul versante della pianificazione industriale. Almeno i fatti sembrano dmostrare questa tesi.

    Ricapitolando, a quattro giorni dalla partenza ci si accorge che: Cai non ha un solo dipendente, un solo aereo, neppure avviata la fusione con Air One (condizione preliminare prevista dall’accordo quadro), non dimostrato l’effettiva disponibilità delle risorse finanziare necessarie per ottenere la licenza.

    E, se confermate le affermazioni di Mayrhube, neppure business plan e piano industriale.

    Insomma, l’operazione propagandistica del governo e del presidente Berlusconi cotinua a mostrare, come è avvenuto in altri campi, falle enormi. Il dilettantismo col quale si è compiuta una privatizzazione, con queste premesse potrebbe vedere la nuova Alitalia in crisi entro pochi mesi, perchè è evidente la mancanza di know how specifico di Cai nel campo del trasporto aereo.

    Le responsabilità di Cgil, Cisl, Uil e Ugl non possono essere più taciute, perchè ad uno scenario nel quale per certo almeno diecimila persone perderanno il posto immediatamente si potrebbe sommare una successiva crisi e la perdita di altre centinaia di posti di lavoro.

    Sempre ieri Luciano Ciocchetti dell’Udc ha scoperto il problema Tfr. In una dichiarazione ha detto: “Mentre si parla di un compenso riconosciuto per il Commissario liquidatore di Alitalia di circa 16 milioni di euro i dipendenti non percepiranno il TFR e una cospicua parte della tredicesima. Il Governo ci spieghi percè la tredicesima percepita dai dipendenti equivale infatti a soli 312esimi maturati. In molti lamentano una situazione surreale, il Tfr sarà forse liquidato non prima di circa 4 anni, mettendosi in lista nell’elenco dei creditori privilegiati presso il tribunale fallimentare. Il governo ci spieghi anche perchè molti dipendenti si trovano ancora in cassa integrazione a rotazione: situazione che comporta una decurtazione sostanziosa dalla busta paga. Parlare di compensi milionari è alquanto inopportuno e irresponsabile considerando che siamo vicini alle festività natalizie la notizia non rasserena gli animi già provati dalla lunga vicenda”.

    Risulta amaro constatare come, con settimane di ritardo, alcuni esponenti politici, in rappresentnza di forze che hanno appoggiato l’operazione del governo, si stiano accorgendo degli errori comessi edelle lacune.

    Articolo completo: http://www.inviatospeciale.com/2008/...ndo-parte-cai/
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
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  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di fred84
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    intanto mi segno

  3. #3
    Originariamente inviato da fred84
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    bhe non c'è bisogno che avvisi

  4. #4
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    Originariamente inviato da Alex D.
    bhe non c'è bisogno che avvisi
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  5. #5
    Originariamente inviato da fred84
    intanto mi sego
    ancora?

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