ROMA - ''I luoghi di culto che sono sede di una presenza spirituale autentica sono legittimi e diventano luoghi benefici per la conoscenza'': lo ha detto mons.Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle polemiche per la costruzione di moschee.
Mons. Ravasi partecipa oggi ad una Giornata di studio su ''Culture e Religioni in dialogo'', promossa dai Pontifici Consigli della Cultura e per il Dialogo Interreligioso.
''Un luogo di culto - ha precisato il 'ministro' vaticano - in quanto tale, dovrebbe essere sempre sorgente di comunione, di dialogo'', ed e' proprio di tutte le grandi religioni il ''far emergere i propri valori e farsi riconoscere nell'ambiente circostante''. Per mons. Ravasi, tuttavia, un problema emerge quando una moschea diventa qualcosa d'altro, ''supera e travalica'' la sua natura e ''surrettiziamente perde la sua funzione e diventa qualcosa d'altro''. In quei casi, la ''societa' civile'' e lo ''Stato'' esigono ''una verifica'' e hanno ''il diritto di intervenire''.
''Io capisco che per alcune culture tante volte e' difficile distinguere come distinguiamo noi'' ha concluso ''
ma la nostra e' una societa' occidentale che distingue tra ambito religioso e ambito politico, 'A Cesare quel che e' di Cesare'''.