Pagina 1 di 2 1 2 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 1 a 10 su 11

Discussione: scempi ambientali

  1. #1
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Nov 2004
    Messaggi
    223

    scempi ambientali

    http://www.notangenziale.it/

    Ora con l'expo 2015 tutti questi scempi ambientali dovrebbero subire una forte accelerata anche se in questo caso c'è un ricorso al tar e il progetto che era quasi definitivo, così definitivo non è.

  2. #2

    Re: scempi ambientali + storici

    Originariamente inviato da olly2
    http://www.notangenziale.it/

    Ora con l'expo 2015 tutti questi scempi ambientali dovrebbero subire una forte accelerata anche se in questo caso c'è un ricorso al tar e il progetto che era quasi definitivo, così definitivo non è.
    Ci aggiungerei il completamento dello sfregio dell' ARENA ROMANA di Milano già seppellita e nascosta dai palazzi anni 60 e anni 70 ( dal lato opposto all'omonima Via Arena e disfatta dai relativi garages : oggi definitivamente occultata anche dal lato di de amicis da nuova serie di palazzi (Via De Amicis 23).

    EVVIVA IL COMUNE DI MILANO : che protezione dei beni CULTURALI ....................

    che sensibilità e che finezza nel gestire la storia di Milano..............ohhhhhhhh

  3. #3
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Nov 2004
    Messaggi
    223
    hai ragione, in Italia si consumano circa 2500 ettari di suolo ogni anno tra le altre cose, in Germania e in Francia non più di 300 ogni anno o forse meno. Per non parlare dei parcheggi in Sant'Ambrogio a Milano....

  4. #4

    dal 1965 si sono impegnati a rovinare la città

    Già dal 1965 il partito dell' edera (repubblicani) stampavano un libretto verde includendo le novelle proposte su "come sistemeremo la viabilità di milano, le stade e le piazze".

    Da allora ci hanno dato dentro tutti , democristi, socialisti, sinistra, destra e ......palla in porta.

    Ancora nel 75 - 80 riuscivi ad attraversare Milano in 5 minuti: provaci oggi ...............

    La cosa più scandalosa sono l'aver trasformato tutto a pagamento, facendo sparire qualsiasi zona usufruibile per sostare gratuitamente.

    Non mi dilungo sull' ecopass dell'attuale Comune perchè la ritengo solo l'ennesima ladrata ai danni di tutti. Se paghi non inquini ??????????? Ma che vadano..............

    Milano è l'ombra di una metropoli senza anima basata sulla più stupida monetizzazione della vita, non è più una città ma un'ombra, un grande serbatoio con dentro il niente dell'invivibilità più estrema.

    http://maps.google.it/maps?hl=it&q=v...num=1&ct=title

    L'arena di Milano (l'antico anfiteatro Romano di MIlano) che non da confondere con L'arena civica ...........RESTARA' PER SEMPRE SEPOLTO NEL SILENZIO DEI PARTITI POLITICI CHE HANNO GOVERANTO IL COMUNE MILANESE DAL DOPOGUERRA AD OGGI !!

    Ringraziamoli.


    Un testimone degli scavi del 1966-1970

  5. #5
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Nov 2004
    Messaggi
    223
    Poi questa zona era stata inserita nell'elenco dei siti di maggior prestigio naturalistico e quindi tutelata dall'Unesco!!! A che punto si stanno spingendo i vari palazzinari. E' singolare che stanno anche parlando di filiera commerciale corta per ridurre i prezzi dei prodotti e per migliorare la qualità dei prodotti stessi. Per quest'anno le risorse naturali della terra sono state esaurite già a metà settembre, secondo la coldiretti. "Liquidando" o svendendo il territorio in questo modo che ci rimane? Con la legge obiettivo se non bastano i soldi pubblici per completare l'opera ci si rivolge a qualche imprenditore privato; così si termina l'opera e in cambio l'imprenditore può "insediarsi" sul territorio con ditte, centri commerciali, autogrill e altro ancora....poi si racconta che crea posti di lavoro nuovi ed è un beneficio per tutti..mah...

  6. #6
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Nov 2004
    Messaggi
    223
    le mille contraddizioni.....

    Buongiorno signor Petrini ( presidente di Slowfood)

    ho letto con molta angoscia i dati sul consumo del territorio elencati nel suo recente articolo su "Repubblica".
    Sono pienamente d'accordo sulla sua disamina della situazione e con tutto il contenuto di quanto da lei scritto. Anch'io, come tanti altri impegnati in battaglie ambientaliste, cerco di non fare mancare il mio sostegno a associazioni quali WWF, Legambiente, FAI e cerco, per quanto possibile, di condurre in prima persona lotte (si puo' ancora dire?) a livello locale contro la cultura del cemento che avanza implacabile.
    Anch'io come tanti altri sono iscritto e sostengo da anni SLOW FOOD, concordando pienamente sui princìpi e la filosofia etica che la ispirano. A tale proposito non posso che complimentarmi con lei per avere portato avanti con tenacia l'idea di un modo diverso di rapportarci con il cibo, con il sistema di agricoltura diversa per produrlo e con l'importanza data alla preservazione del territorio (il "terroir") .

    Il mio territorio è l'abbiatense/magentino, in gran parte all'interno di due parchi : Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano che lei ben conosce avendo lei stesso proposto di far diventare il Parco Sud e la sua agricoltura un modello e laboratorio per l'Expo 2015. Questa sua proposta ha ricevuto il plauso degli agricoltori più sensibili della zona i quali sono in prima linea nel far sopravvivere un tipo di agricoltura tradizionale e di qualità.

    Come lei certamente sarà al corrente, sabato 4 ottobre ad Abbiategrasso (Cittàslow) si è tenuto un convegno dal titolo molto interessante: Buy local, live global "centri commerciali naturali: come sostenerli" a cui ha partecipato anche il presidente di Slow Food Lombardia, oltre ad alcuni sindaci tedeschi e le varie istituzioni locali. E' stata distribuita anche diversa documentazione in cui si spiegava la composizione della rete di Cittàslow e lo spirito che anima l'attività della stessa. Si parla giustamente di "paesaggi non violati", ci si rifà alla Carta Costitutiva di Orvieto del 1999 dove si specifica chiaramente che le Città Slow devono, tra gli altri impegni: "attuare una politica delle infrastrutture che siano funzionali alla valorizzazione del territorio e non alla sua occupazione"; "salvaguardare le produzioni autoctone che hanno radici nella cultura e nelle tradizioni, mantenendo luoghi e i modi".

    Fin qui tutto bene tranne il fatto che il comune di Abbiategrasso ha voluto e spinto con tutte le sue forze l'approvazione di un progetto ANAS per la costruzione di una mega-superstrada che da Boffalora/Magenta taglia tutto il territorio di Magenta, Robecco, Cassinetta, Albairate, Cisliano, Cusago fino al congiungimento con la attuale tangenziale Ovest. Non si tratta di una semplice infrastruttura stradale ma di un manufatto di categoria autostradale, con svincoli e rampe alte fino a 10 metri, il cui impatto ambientale è enorme e non permetterà certamente agli agricoltori della zona di continuare la propria attività tradizionale a livello qualitativo. Molta agricoltura, molto verde, molto buon cibo locale sparirà in seguito alla devastazione portata da un'opera tanto inutile quanto dannosa. Purtroppo riecheggiano ancora le parole del suo articolo su "Repubblica" (nella convinzione che non si possa fermare il progresso si è accettato che buona parte del territorio venisse coperto da cemento.......).

    Ma non è tutto qui. Sempre il comune di Abbiategrasso sta spingendo per l'approvazione di un progetto per un nuovo termovalorizzatore (chiamiamolo inceneritore...) . Abbiategrasso è uno dei comuni della provincia di Milano con la piu' bassa percentuale di raccolta differenziata (attorno al 19%, ossia non fa alcuna raccolta differenziata), circondato da comuni tipo Albairate e Cassinetta che arrivano al 70%. Inoltre esistono già due inceneritori in funzione nel raggio di 20 km. (Figino e Parona Lomellina). Quindi, senza prendere seriamente in considerazione il problema di migliorare la propria raccolta differenziata il comune di Abbiategrasso anelerebbe a vedere in funzione il proprio nuovo inceneritore infischiandosi delle ricadute a livello di salute dei cittadini di tutta la zona nonchè il danno che causerebbe ad un sistema di agricoltura quanto piu possibile vicino al biologico.

    Signor Petrini, personalmente sono scandalizzato che Abbiategrasso si possa fregiare del titolo di CittàSlow proprio in considerazione della scarsissima tutela ambientale e mancanza totale di lungimiranza verso un tipo di sviluppo diverso dalla solita immane colata di cemento. Ritengo che Slow Food debba (abbia il dovere) di contestare al comune di Abbiategrasso il titolo di Cittaslow in quanto ha promosso, voluto ed ottenuto sia la prossima grande colata di cemento nell'ultimo polmone verde della provincia di Milano, sia il prossimo inutile, distruttivo inceneritore, mostrando pochissima sensibilità ambientale.

    Leggo nella documentazione che i 59 punti validi per la certificazione di Cittaslow fanno riferimento a 6 macrocategorie. Tra queste : la politica ambientale, la politica delle infrastrutture, la valorizzazione delle produzioni autoctone. Nessuna di queste categorie viene rispettata dagli amministratori di Abbiategrasso. Per queste ragioni ritengo che Abbiategrasso non possa essere una Città Slow.

    Sono certo di poter contare sulla sua comprensione.
    Ringrazio anticipatamente per una sua opinione in merito.

    Cordiali saluti

  7. #7
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Nov 2004
    Messaggi
    223
    Vicino alla tangenziale non poteva mancare un bel termovalorizzatore....

    http://www.sosteniamoci.it/news/L'INCENERITORE%20il%20futuro%20per%20il%20nostro%20 territorio.html

  8. #8
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Nov 2004
    Messaggi
    223
    http://www.sosteniamoci.it/ Firma la petizione..

  9. #9

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di hfish
    Registrato dal
    Dec 2000
    Messaggi
    3,180
    provare ad argomentare un pochino e fare partire una discussione costruttiva, anzichè basarsi sul copia/incolla puro; fa schifo?
    Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.