ROMA - L'immobiliarista Stefano Ricucci è stato condannato, previo patteggiamento, a tre anni di reclusione nell'ambito del processo in cui era imputato per la fallita scalata a Rcs, la vicenda legata alla compravendita fittizia dell'immobile in via Lima, a Roma, la gestione dei fondi previdenziali e quella dell'assegnazione della gara d'appalto del patrimonio immobiliare Enasarco. Tuttavia non sconterà la pena, per via dell'indulto, dal momento che tutti i reati sono stati commessi prima del maggio 2006. La sentenza è stata emessa dai giudici della quinta sezione del tribunale di Roma, presieduta da Maria Luisa Ianniello.
Ricucci è stato riconosciuto colpevole dei reati di corruzione, aggiotaggio, falso e appropriazione indebita. Gli sono state concesse le attenuanti generiche, equivalenti alle aggravanti. Nel computo dei tre anni sono compresi anche i dodici mesi già 'patteggiati' con il tribunale di Milano per un'altra vicenda: il tentativo di scalata alla Banca Antonveneta. Il tribunale non ha accolto invece la richiesta di patteggiamento del commercialista Luigi Gargiulo, in quanto la pena sollecitata, un anno e dieci mesi, non è stata ritenuta congrua. Nel processo sono imputate altre sei persone. Per il rito alternativo scelto, Ricucci ha ottenuto un terzo di sconto della pena. Dovrà pagare le spese processuali e sanzioni amministrative. Nel primo caso dovrà risarcire le parti civili: Confcommercio (30 mila euro), Enasarco (20 mila), Consob (8.800) e Immobiliare Confcommercio (30 mila). Quanto alle sanzioni amministrative per le società del gruppo Ricucci, i giudici hanno disposto 103 mila euro per Magiste Real Estate, 250 mila per Magiste International S.A. e 250 mila per la Garlsson. E' stata disposta la confisca di un milione di euro della società Magiste International.
All'imprenditore sono state inoltre inflitte, come sanzioni accessorie, l'interdizione dagli uffici direttivi (tre anni), rappresentanza tributaria (tre anni), contrattazione con la pubblica amministrazione (tre anni). Essendosi già pronunciati su Ricucci, i giudici hanno rimesso gli atti al presidente del tribunale affinché nomini un nuovo collegio per il prosieguo del processo, che riguarderà l'ex presidente di Confcommercio Sergio Billè, il figlio Andrea, Giuseppe Colavita, Francesco Bucci Casari, Fulvio Gismondi, Donato Porreca e Gargiulo.