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  1. #1

    A proposito della libertà di informazione

    ... e di come siano indipendenti i nostri giornali....

    http://www.beppegrillo.it/2008/12/carlo_vulpio_e.html

    Se ne era parlato pochi giorni fa qui sul forum... dell'indipendenza, presunta, del corriere della sera (e più in generale della stampa italiana).

    Eccola qui in tutto il suo splendore...
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  2. #2
    berlusconi ha vinto.

    ha fatto fuori la sinistra (con il totale appoggio del csx).

    ha fatto fuori la sanità.

    ha fatto fuori la scuola.

    ha fatto fuori linformazione.

    ed ora, pian piano, cerca di fare fuori anche la magistratura, che resta solo in piedi paradossalmente grazie a Bossi che lo frena per avere prima il tanto agognato federalismo.



    Molti anni fa, quando la guzzanti parlava di informazione, della posizione italiana in tema di libertà di stampa, molti qua del forum, si indignavano, dandole della comunista.

    Adesso, per i prossimo anni, spero che in molti rimpiaggeranno la sinistra, e che forse, dopo lacrime e sangue, possa tornare a elemosinare un briciolo di dignità a questa Italia ormai in rotoli.
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di capsula
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    Che paese di tonti questo

  4. #4
    Il bello è che per buona parte dell'opinione pubblica (o almeno di quella parte che ne saprà qualcosa) sarà colpa sua che ha messo il naso dove non doveva.

  5. #5
    Originariamente inviato da seifer is back
    berlusconi ha vinto.

    ha fatto fuori la sinistra (con il totale appoggio del csx).

    ha fatto fuori la sanità.

    ha fatto fuori la scuola.

    ha fatto fuori linformazione.

    ed ora, pian piano, cerca di fare fuori anche la magistratura, che resta solo in piedi paradossalmente grazie a Bossi che lo frena per avere prima il tanto agognato federalismo.



    Molti anni fa, quando la guzzanti parlava di informazione, della posizione italiana in tema di libertà di stampa, molti qua del forum, si indignavano, dandole della comunista.

    Adesso, per i prossimo anni, spero che in molti rimpiaggeranno la sinistra, e che forse, dopo lacrime e sangue, possa tornare a elemosinare un briciolo di dignità a questa Italia ormai in rotoli.
    Non ne farei una questione di responsabilità unicamente di Berlusconi. Mi pare che il silenzio stampa su certe questioni faccia e abbia fatto comodo anche alla sinistra (intesa come coalizione nella sua interezza).

    Io comunque non rimpiango di sicuro la sinistra, perchè la ritengo l'altra faccia della medesima moneta. Falsa, ovviamente.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  6. #6
    Che si fa? Si smette di comprare il corriere e si manda comunicazione scritta al giornale, servirà a niente, ma meglio che lamentarsi e basta. I diritti si conquistano, c'è poco da fare...


    Non è sicuramente solo responsabilità berlusconiana, ma lui di sicuro è più spudorato di tutti: ricordolo scorso lo governo con Vespa in prima serata OGNI SERA da sparasse, in compenso l'unica rivista di informazione che trovo leggibile è "Internazionale" della Mondadori, paradossi editoriali

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Ph:l
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    schifo...
    Grazie a Facebook madre ritrova i figli dopo 15 anni. Erano nella stanza di sopra.

  8. #8
    Originariamente inviato da Nuvolari2
    Non ne farei una questione di responsabilità unicamente di Berlusconi. Mi pare che il silenzio stampa su certe questioni faccia e abbia fatto comodo anche alla sinistra (intesa come coalizione nella sua interezza).

    Io comunque non rimpiango di sicuro la sinistra, perchè la ritengo l'altra faccia della medesima moneta. Falsa, ovviamente.
    no, per niente.

    quando ci fu il caso di de magistris, la Sinistra chiese spiegazioni, e solevò proteste.

    Basta con questa farsa del "son tutti uguali".

    Le differenze ci sono, basta saperle vedere.
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  9. #9
    Cioe' lui e' stato "fatto fuori" giornalisticamente parlando
    per aver detto la verita'?
    Per aver detto quello che tutti dovrebbero sapere?
    Per aver fatto il suo dannato lavoro?

    Allora riportiamo quello che ha detto dato che non vogliono che si sappia...

    CATANZARO - Non era mai accaduto prima in Italia, che una procura della Repubblica fosse «circondata» come un fortino della malavita. Ieri è successo alla procura di Catanzaro, che per tutta la giornata e fino a tarda sera è stata letteralmente accerchiata da cento carabinieri e una ventina di poliziotti, tutti arrivati da Salerno. Con i carabinieri del Reparto operativo e i poliziotti della Digos, sono entrati in procura ben sette magistrati, tra i quali il procuratore di Salerno, Luigi Apicella, e i titolari dell' inchiesta, Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani. Hanno notificato avvisi di garanzia e perquisito case e uffici dei magistrati calabresi che hanno scippato le inchieste «Poseidone» e «Why Not» all' ex pm Luigi de Magistris (ora giudice del Riesame a Napoli) e dei magistrati che queste inchieste hanno ereditato, «per smembrarle, disintegrarle e favorire alcuni indagati», scrivono i pm salernitani. Tra gli indagati «favoriti», l' ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella, il segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa, l' ex governatore di Calabria, nonché ex procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, il generale della Guardia di Finanza, Walter Cretella Lombardo, l' ex sottosegretario con delega al Cipe, Giuseppe Galati (Udc), Giancarlo Pittelli, deputato di Forza Italia, il ras della Compagnia delle Opere per il Sud Italia, Antonio Saladino. Ma questo è solo il troncone calabro. Gli stessi magistrati salernitani, infatti, stanno indagando anche in altre due direzioni. La prima riguarda uno stuolo di giudici lucani coinvolti nella «madre di tutte le inchieste» sul marcio nella magistratura (l' inchiesta «Toghe Lucane», che de Magistris è riuscito a «chiudere» prima di essere frettolosamente trasferito). La seconda andrebbe diritta verso alcuni membri del Csm: per esempio, il vicepresidente Nicola Mancino e i presunti legami con Antonio Saladino, figura chiave di «Why Not», il procuratore generale della Corte di Cassazione, Mario Delli Priscoli, andato in pensione qualche giorno fa, e il sostituto procuratore generale della Cassazione, nonché governatore (Ds) delle Marche per dieci anni, Vito D' Ambrosio, che in Csm sostenne l' accusa per far trasferire de Magistris. Ce n' è anche per l' Associazione nazionale magistrati e per il suo presidente, Simone Luerti. Molto amico di diversi indagati eccellenti quando faceva il magistrato in Calabria, Luerti non ha mai perso occasione di esternare contro de Magistris. Quando poi, qualche mese fa, si è scoperto che incontrava regolarmente Saladino e Mastella nella sede del ministero della Giustizia, mentre lui negava, Luerti s' è dovuto dimettere dalla carica di presidente dell' Anm. Nel decreto di perquisizione eseguito ieri, 1.700 pagine, i pm di Salerno accusano di concorso in corruzione in atti giudiziari - per aver tolto «illegalmente» a de Magistris «Why Not» e «Poseidone» - il procuratore di Catanzaro, Mariano Lombardi, il procuratore aggiunto, Salvatore Murone, il procuratore generale reggente, Dolcino Favi, il parlamentare Giancarlo Pittelli e «l' uomo ovunque» Antonio Saladino. Ma accusano anche il sostituto procuratore generale Alfredo Garbati, il sostituto procuratore generale presso la Corte d' Appello Domenico De Lorenzo e il pm Salvatore Curcio di aver preso in eredità quelle scottanti inchieste al solo scopo di farle a pezzi. Mentre il procuratore generale Vincenzo Iannelli e il presidente di Sezione del tribunale Bruno Arcuri si sarebbero dati da fare non solo «per archiviare illegalmente» la posizione di Mastella («la cui iscrizione tra gli indagati era invece doverosa»), ma anche «per calunniare de Magistris e disintegrarlo professionalmente». Poi, dicono i pm campani, Iannelli, per una causa che gli sta a cuore, fa intervenire Chiaravalloti su Patrizia Pasquin, giudice del tribunale di Vibo Valentia, che poi sarebbe stata arrestata. Così, da magistrato a magistrato, come da compare a compare.
    ?

  10. #10
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    no, per niente.

    quando ci fu il caso di de magistris, la Sinistra chiese spiegazioni, e solevò proteste.

    Basta con questa farsa del "son tutti uguali".

    Le differenze ci sono, basta saperle vedere.
    Dipende che intendi per "sinistra". Io penso di aver capito ma molti ancora la associano a quelle persone confluite nel PD, pur non avendo nulla di sinistra.
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
    Carlo Alberto dalla Chiesa

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