Veltroni: "Tavolo condiviso e riforma in due mesi". Nel ddl più potere agli avvocati difensori, norma "utile" per le cause milanesi del premier

Pronta una legge allunga-processi se la Consulta boccia il lodo Alfano



AVVOCATI più potenti, anzi potentissimi. Capaci di allungare a dismisura i tempi di un processo con un nuovo strumento nelle loro mani: "interrogare" tutte le persone che vogliono e "convocare" i testi a difesa "nelle stesse condizioni dell'accusa". Non basta: "acquisire" ogni altro mezzo di prova ritenuto necessario. Non più come semplice optional, ma come "obbligo" al quale il giudice non può sottrarsi. È l'ultima trovata degli uomini del Cavaliere per salvare il "capo" comunque vada a finire il lodo Alfano.


Top secret il testo, tranne sommarie indiscrezioni. Tra cui non figurano proprio gli articoli che ampliano il diritto alla prova e che calzano a pennello per i suoi processi e gli consentiranno, all'eventuale ripresa, di rovesciare sul tavolo del giudice una lista testi che non finisce mai. Sarà per questo che il Cavaliere non investe un centesimo di euro sul dialogo con l'opposizione e non crede alla formula delle "riforme condivise" pur sponsorizzata dai suoi alleati Fini e Bossi. Che, quando conosceranno nel dettaglio l'articolato del ministro della Giustizia Angelino Alfano in cui, ancora una volta, non ci sarà un rigo per garantire l'efficienza e accelerare i processi, saranno i primi a restare basiti. Quando poi ne prenderanno contezza quelli dell'opposizione c'è da giurare che esploderà di nuovo il tormentone delle leggi ad personam.


http://www.repubblica.it/200/12/sezi...o-premier.html

Se questi capitanati da Ilvio e Mr. Alfà mettono mano alla giustizia come voglion fare è la fine.