Mi è piaciuto molto, anche non avendo letto il libro (avevo letto 'Io non ho paura' ed il film sincermente l'ho trovato riduttivo)
Anche se con qualche piccolissimo difetto qua e là, il film prende dal primo minuto all'ultimo. E' la storia di un mondo di periferia fatto di padre, figlio ed un unico amico afflitto da handicap per incidente sul lavoro.
L'incubo dell'istituto per Cristiano, gli insegnamenti di Rino sulla durezza della vita, le soluzioni drastiche anche ai problemi più futili, spianano la strada per un crescendo che sfocia in una notte di tragedia, da cui i personaggi ne usciranno con una vita cambiata alcuni e senza vita altri.
La fotografia fa la sua parte, le atmosfere cupe e le scene di pioggia la fanno da padrone per tutta la scena chiave, e nel frattempo si nota facilmente -in alcuni tratti- la riproduzione dello stile di Sin City con i contrasti fra il rosso del sangue ed il nero/grigio del terreno e del fango.
In realtà il film è anche uno specchio di determinate condizioni dell'italia bistrattata e manovalante, ma per una volta magistralmente mixato con una paesaggistica da copertine d'album dei Pink Floyd e con atmosfere noir a modo del regista.
Uno dei film più belli dell'anno, secondo me. Non perdetevelo