Sempre più girando all'estero mi rendon conto di quanto sia vero che noi siamo un paese civilizzato e non civile. Di quanto abbiamo occhi solo per il passato e per nulla per il futuro, di quanto come popolo abbiamo una meccanica adattiva meravigliosa ma che funziona solo nel breve periodo nell'immediato, per sopravvivere e non per costruire.
Singolarmente si, pensiamo al futuro, ma non lo facciamo insime, nel gruppo, come popolo.
Basta vedere le nostre strade, le villette col giardino pulitissimo ai limiti del ridicolo e le strade sporche, perchè spazzare davanti al vialetto NON è compito nostro.
Basta vedere le maccaniche di proibizionismo che non propongono mai alternative, solo pene. Perchè non è importante costruire, ma solo eliminare. Vedi per esempio leggi contro la prostituzione, l'alcool, la droga e chi più ne ha più ne metta. Perchè come popolo siamo ipocriti.
Il futuro dell'italia a mio avviso se non cambia qualcosa è il terzo mondo. E questo soprattuto grazie a questa oligarchia politica che ben concretizza le opinioni della massa nella massa, e non del singolo della massa. Ovvero c'è questo distinguo su cosa noi pensiamo per i fatti nostri rispetto a quello che pensiam quando siamo nella massa, mossi non dal cervello ma da una morale dominate e inconscia che impone ai più di spegnere il cervello e di accettare opinioni altrui come se non facendolo si fosse esclusi,emargnati.
Si vede in ogni cosa, da quando siamo seri a quando ci divertiamo.
La cosa più triste è che non vedo rimedi.
Non abbiamo il senso di unione, del popolo, il rispetto dell'altrui in quanto non capiamo che il mio benessere deriva anche dal tuo benessere.