"Bene fa la magistratura ad indagare per accertare come stanno effettivamente le cose. I magistrati facciano il loro lavoro. Oggi, domani e sempre. Non c'e' figlio che tenga e che possa condizionare l'azione della giustizia. Chi, come me e come Cristiano, non ha nulla da temere, non puo' e non deve unirsi - come in molti forse speravano - alla politica paludata che se la prende con i magistrati e chiede la riforma delle intercettazioni. Come ogni buon cittadino incoraggio l'azione dei magistrati. Chi non ha nulla da temere deve puntare alla verita'. E, come ogni buon ministro, sono orgoglioso di aver preso quelle decisioni a suo tempo perche' un buon ministro ha il dovere anche di evitare che si creino delle sacche di contiguita' tra istituzioni ed affari. A differenza di tanti miei colleghi politici, se le vicende che riguardano la mia persona arrivano sui giornali, non grido allo scandalo, ma al salutare intervento della magistratura. Mai e poi mai mi lamenterei del fatto che i giornali riferiscono del comportamento di un personaggio politico, anche se riguardano me o la mia famiglia. Vogliono farmi dire che le intercettazioni devono essere fermate? Mai! Sono uno strumento indispensabile per i magistrati. Anzi, auguro loro, anche a quelli della procura di Napoli: Buon lavoro e andate avanti".
Qual è stato l'ultimo politico a produrre un discorso sensato del genere, prima di Di Pietro?