Prendendo spunto dal libro di Tabucchi "Sostiene Pereira" (per chi non l'ha letto c'è un giornalista che pubblica appunto necrologi anticipati di personaggi famosi che possono morire da un momento all'altro) mi è venuta in mente sta cosa, ovvero scrivete un necrologio anticipato di un personaggio la cui vita vi ha colpito.
inizio io con Biagio Cavanna (1893 - 2009)
C'erano tre uomini in bicicletta sulle strade sterrate attorno a Novi Ligure. Uno diventò il primo campionissimo del ciclismo: Costante Girardengo. Il secondo passò alla storia come il bandito: Sante Pollastro. Il terzo si chiamava Giuseppe, ma tutti lo conoscevano come Biagio. Biagio Cavanna. Ed era il più forte di tutti, solo che gli piacevano troppo le donne per sacrificarsi in sella a una bici.
Le strade dei tre si divisero, Girardengo girò per le strade d'italia e d'europa, vincendo gare a ripetizione, Pollastri invece fuggiva braccato da carabinieri e poliziotti per le strade del nord italia. La strada di Cavanna invece lo portò ad essere forse il miglior preparatore e scopritore di talenti del ciclismo italiano. Oltre Costante Girardengo, sotto le sue mani passarono anche Learco Guerra Riccardo Filippi e soprattutto un certo Fausto Coppi. Al Cavanna, soprannominato "l'orbo veggente", bastava toccare le gambe dei ciclisti per sapere se avrebbero fatto carriera oppure no, se avrebbero potuto portare una bicicletta oltre le montagne delle Alpi o dei Pirenei.
Narra la leggenda che le strade dei tre si incontrarono di nuovo a Parigi, Girardengo era già un campione affermato, e non volle avere a che fare con quello che era il nemico pubblico numero uno in italia. Cavanna invece si fermò a parlare con il bandito, e lo invitò a casa sua a novi ligure. Quell'incontro avvenne solo molti anni dopo, dopo che il bandito fù catturato, dopo aver scontato la pena ed essere stato graziato.
Delle strade dei tre uomini la più lunga è stata quella del "mago di novi", infatti ha proseguito da quella strada che aveva intrapreso assieme ai suoi due amici e alla fine quello che ha pedalato di più è stato proprio lui.
Biagio, grattati