Il quotidiano spagnolo El Mundo compie in questi giorni 20 anni di esistenza. Per l'occasione ha lanciato un'offerta in allegato all'edizione domenicale: i 10 migliori film dedicati al giornalismo.
Il dvd dell'esordio di ieri è stato "Prima pagina", girato nel 1974 da Billy Wilder, con Jack Lemmon, Walter Matthau e una giovanissima Susan Sarandon.
Nella Chicago del 1929 ancora si impiccavano i condannati a morte, e i migliori giornalisti erano quelli che bazzicavano i bassifondi degli scenari di cronaca nera, tra prostitute, bische clandestine, politici corrotti e bar malfamati in cerca della miglior storia possibile.
La vicenda si svolge quasi interamente nella sala stampa del carcere dove stanotte impiccheranno Earl Williams, accusato di aver ucciso un poliziotto a sangue freddo.
In questo contesto, Walter Burns (Walter Matthau), irascibile e insensibile direttore del quotidiano sensazionalista The Examiner, riceve l'inaspettata notizia delle dimissioni di Hildy Johnson (
Jack Lemmon), il suo miglior giornalista e incaricato di coprire l'impiccagione dell'anno. Hildy è ormai stanco e vuole lasciare la professione per sposarsi con Peggy (Susan Sarandon) e andare a vivere a Philadelphia lavorando come pubblicista.
Walter Burns farà di tutto per convincere Hildy a non lasciare la professione, fedele a quel principio secondo il quale un vero giornalista può solo fare il giornalista, ma soprattutto fedele agli interessi del suo giornale e delle sue ambizioni.
Un ritmo incalzante, situazioni un po' grottesche un po' surreali ma sempre pungenti e rivelatrici, dialoghi taglienti e un'interpretazione stupenda dei due grandissimi del cinema statunitense.
Metafora di un giornalismo sensazionalista senza onore, a metà strada tra il potere e gli affari, dove l'ideale romantico della ricerca della verità è un sogno da giovanotti ingenui e poco smaliziati, il film a me ha offerto spunti molto interessanti: critiche mordaci all'officio del giornalismo ma anche un perdono compiacente a chi non può resistere alla tentazione che offre la storia sensazionale, la scoperta degli intrallazzi politici, quello scrivere sotto ispirazione che fa dimenticare tutto e tutti, anche un treno che porta al matrimonio.
Bellissimo film.
Il prossimo: "Good night and good luck", 2005, con George Clooney