ieri sera ho visto Milk, l'ultimo film di Van Sant. No sono bravo a fare le recensioni, comunque posso dire che il film è veramente bello. Però è tradotto na chiavica.
ieri sera ho visto Milk, l'ultimo film di Van Sant. No sono bravo a fare le recensioni, comunque posso dire che il film è veramente bello. Però è tradotto na chiavica.
In che senso tradotto male?
Linux User
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Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, e non sono tanto sicuro della prima.
ad esempio ci sono parole come "proposition 6" (che sarebbe una specie di nostro referendum) tradotto con "proposizione 6" e io come le persone che stavano con me non ho capito di cosa si parlasse finchè stamattina non l'ho cercato su internetOriginariamente inviato da Bugu
In che senso tradotto male?
8, per la precisione :POriginariamente inviato da Alex D.
ad esempio ci sono parole come "proposition 6" (che sarebbe una specie di nostro referendum) tradotto con "proposizione 6" e io come le persone che stavano con me non ho capito di cosa si parlasse finchè stamattina non l'ho cercato su internet
Ma la sostanza non cambia, "Proposizione 8" non ha molto senso
come avrebbero dovuto tradurlo?Originariamente inviato da Alex D.
ad esempio ci sono parole come "proposition 6" (che sarebbe una specie di nostro referendum) tradotto con "proposizione 6" e io come le persone che stavano con me non ho capito di cosa si parlasse finchè stamattina non l'ho cercato su internet
:master:
referendum o lasciavano proposition, ma non è che traduci alla lettera dandone un significato sbagliatoOriginariamente inviato da aeterna
come avrebbero dovuto tradurlo?
:master:
stai cercando il modo di fare outing?Originariamente inviato da Alex D.
"proposition 6" (che sarebbe una specie di nostro referendum)
Sulla traduzione non posso parlare, l'interpretazione di Penn è strabiliante per l'intensità e le sfaccettature che riesce a regalare al suo personaggio.
La storia di un uomo comune che, costretto per anni a nascondere la sua omossessualità, diventa il fulcro di un movimento per la rivendicazione dei diritti non solo dei gay ma di tutte le minoranze che non hanno voce nei palazzi del potere è resa da Gus Van Sant con autenticità e forza dirompente. Harvey Milk è stato il primo gay dichiarato ad essere eletto per una carica pubblica, nello specifico quella di consigliere comunale per la città di San Francisco, dalla quale ha potuto opporsi con successo ad un emendamento che voleva che agli omosessuali venisse impedito di insegnare nelle scuole pubbliche in quanto corruttori e manipolatori di giovani menti. Un dibattito ancora oggi più attuale che mai.
Il film di van Sant restituisce un ritratto vivido e vibrante di una intera generazione e di un uomo fuori dal comune che ha saputo fare da ponte fra più generazioni e fra più culture. Sean Penn invece riesce nel miracolo di scomparire del tutto per mettersi al servizio del suo ruolo, facendo emergere un uomo ricco di passioni ed emozioni che attraggono i ragazzi sbandati e in cerca di una figura di riferimento di San Francisco così come gli spettatori alla scoperta di questo personaggio così singolare. Il tutto condito da una graffiante vena di umorismo che stempera anche le tragedie più grandi in un sorriso amaro.
love is a ring, the telephone
love is an angel disguised as lust
here in our bed until the morning comes
ma io credo che la parola "proposizione" in quel contesto sia corretta, e venga usata anche dalle nostre parti senza adattamenti di sorta, almeno mi pare.Originariamente inviato da Alex D.
referendum o lasciavano proposition, ma non è che traduci alla lettera dandone un significato sbagliato
leggo sempre con interesse le tue impressioni sui film, ma non riesco mai a capire se sono attendibili. Non volermene, ma non c'è un film che non ti piacciaOriginariamente inviato da the_hi†cher
Sulla traduzione non posso parlare, l'interpretazione di Penn è strabiliante per l'intensità e le sfaccettature che riesce a regalare al suo personaggio.
La storia di un uomo comune che, costretto per anni a nascondere la sua omossessualità, diventa il fulcro di un movimento per la rivendicazione dei diritti non solo dei gay ma di tutte le minoranze che non hanno voce nei palazzi del potere è resa da Gus Van Sant con autenticità e forza dirompente. Harvey Milk è stato il primo gay dichiarato ad essere eletto per una carica pubblica, nello specifico quella di consigliere comunale per la città di San Francisco, dalla quale ha potuto opporsi con successo ad un emendamento che voleva che agli omosessuali venisse impedito di insegnare nelle scuole pubbliche in quanto corruttori e manipolatori di giovani menti. Un dibattito ancora oggi più attuale che mai.
Il film di van Sant restituisce un ritratto vivido e vibrante di una intera generazione e di un uomo fuori dal comune che ha saputo fare da ponte fra più generazioni e fra più culture. Sean Penn invece riesce nel miracolo di scomparire del tutto per mettersi al servizio del suo ruolo, facendo emergere un uomo ricco di passioni ed emozioni che attraggono i ragazzi sbandati e in cerca di una figura di riferimento di San Francisco così come gli spettatori alla scoperta di questo personaggio così singolare. Il tutto condito da una graffiante vena di umorismo che stempera anche le tragedie più grandi in un sorriso amaro.
A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica