I tre fratelli Bielski, nella Bielorussia occupata dai tedeschi nel 1941, furono uno dei pochissimi esempi di resistenza armata che gli ebrei opposero allo sterminio perpetrato dai nazisti nell’Europa Orientale, dopo l’invasione dell’URSS. Rifugiatisi negli sterminati boschi della regione, resistettero per anni ai tentativi dei nazisti di distruggerli e collaborarono con i partigiani sovietici in azioni di guerriglia e disturbo. Riuscirono a radunare una folta comunità di ebrei fuggiti dai villaggi e dai ghetti, tanto che alla fine della guerra circa 1.200 di loro si salvarono.
La loro storia, emersa in un libro stampato soltanto negli anni ’90, è l’oggetto di questo film.
Oggetto che poteva essere molto interessante, peccato che la regia sia finita in mano a un mediocre regista americano, Edward Zwick, che tratta il tema in salsa Hollywood, oltretutto con una sceneggiatura piatta e poco all’altezza.
Ne risulta un film prevalentemente di guerra, alquanto convenzionale, senza slanci emozionali; l’aspetto peggiore del film è che perfino la caratterizzazione dei personaggi rimane superficiale, Daniel Craig, che interpreta Tuvia Bielski, alla fine sembra un misto tra William Wallace e Robin Hood, con tanto di discorsi retorici visti e rivisti, e la sua comunità è quanto di più stereotipato si veda al cinema. Nonostante la buona fotografia e il realismo dei luoghi (il film è stato girato in Lituania) si è veramente sprecata l’occasione di raccontare in modo migliore una storia di coraggio e tenacia.
Globale **1/2
P.s.: due considerazioni per chiudere.
1a: storica) I massacri degli Einsatzgruppen delle SS e della polizia nei villaggi e nelle comunità ebraiche dell’Est europeo sollevarono le proteste anche di alti gradi dell’esercito tedesco e convinsero definitivamente diversi ufficiali della Wehrmacht della necessità di opporsi al regime hitleriano, il che portò alla progettazione di diversi attentati contro Hitler fino al tentativo di colpo di stato del 20 luglio 1944.
Il tutto sarà oggetto del film “Valkiria”, con Tom Cruise, che uscirà tra pochi giorni sugli schermi. Vedremo che ne uscirà.
2a: cinematografica) Se volete vedere un vero, durissimo film sullo sterminio all’Est e sulla resistenza partigiana in Bielorussia, procuratevi “Va’ e vedi” di Elem Klimov, film russo del 1985, (titolo originale: Idi I Smotri) pressoché sconosciuto da noi. Un film che, assieme a momenti onirici e surreali tipici del cinema russo d’autore, porta dentro nell’orrore della storia, come suggerisce il titolo stesso: “Va’ (tu spettatore) e vedi (con i tuoi occhi)” ciò che è stato.
Ve ne lascio un’immagine.