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  1. #1

    L'assurdità delle quote latte (non si parla di maggiorate)

    Quote latte

    Il 30 gennaio 1009 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che prevede, in primo luogo, l'attribuzione ai produttori delle nuove quote negoziate a livello comunitario (750.000 tonnellate, cui vanno aggiunte 85.000 tonnellate di maggior produzione derivanti dal nuovo metodo di calcolo della materia grassa negoziato a Bruxelles). Le nuove quote-latte saranno assegnate in parte ai produttori responsabili delle eccedenze, in parte agli altri produttori. È prevista l'istituzione del Registro nazionale dei debiti, in base a quanto disposto dal Regolamento comunitario(n.885/2006), che fissa le regole finanziarie della politica agricola comune. Il Registro elencherà tutti i produttori tenuti ad un pagamento verso l'amministrazione italiana derivante da disposizioni comunitarie nel settore agricolo. Per quanto riguarda i debiti che derivano dal mancato pagamento del prelievo di latte, nei casi in cui il pagamento in unica soluzione potrebbe determinare la cessazione dell'attività delle imprese, è prevista la rateizzazione. "Non si tratta di una sanatoria", ha detto il ministro, "abbiamo pensato di proporre alle 8404 aziende, delle quali 4264 in produzione, di recuperare la multa pagando allo Stato italiano il miliardo e 671 milioni dovuti a rate. Quella che abbiamo predisposto però è una rateizzazione onerosa, già negoziata e approvata dall'Europa. Una quota parte degli interessi che verranno incassati resteranno in agricoltura e saranno destinati al sostegno del settore lattiero caseario e delle aziende che già oggi vivono nella legalità".

    Ho capito male o ci sono possibili casi di aziende che avendo superato la propria quota latte potrebbero dover chiudere non riuscendo a pagare sanzioni europee troppo salate?
    Questo è veramente assurdo, non ho mai digerito le quote latte. Perché bisogna limitare la produzione della propria azienda se si riesce a vendere? E perché vedersi costretti a buttare il latte per strada, come ogni tanto in televisione fanno vedere, dopo aver superato la propria quota e quindi per evitare la sanzione?
    Questo non ha nulla a che fare con il libero mercato, a mio parere.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di wallrider
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    Re: L'assurdità delle quote latte (non si parla di maggiorate)

    Originariamente inviato da MDM
    ...
    Il 30 gennaio 1009
    ...
    troppo avanti
    RIP Cicciobenzina 9/11/2010

    "Riseminaciceli, i ceci nell'orto"

  3. #3
    infatti si tratta di una forma di protezionismo, per mantenere il prezzo del latte che contrariamente diminuirebbe, inoltre a proposito bisogna ricordare che all'epoca della definizione delle quote l'allora governo craxi fece una ricerca chiedendo agli allevatori le loro produzioni , i quali le dimezzarono chissa xche'
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  4. #4

    Re: Re: L'assurdità delle quote latte (non si parla di maggiorate)

    Originariamente inviato da wallrider
    troppo avanti
    e pensa che mi è arrivata proprio così l'email da governo.it, ne ho fatto un semplice copia e incolla!

  5. #5
    Originariamente inviato da tremalnaik_sal
    infatti si tratta di una forma di protezionismo, per mantenere il prezzo del latte che contrariamente diminuirebbe, inoltre a proposito bisogna ricordare che all'epoca della definizione delle quote l'allora governo craxi fece una ricerca chiedendo agli allevatori le loro produzioni , i quali le dimezzarono chissa xche'
    Protezionismo? E funziona? Parlo da ignorante, ma a che serve dichiarare di produrre la metà di quanto in realtà non si faccia, visto che non credo che questo serva a vendere il proprio latte al doppio del prezzo? Spiegandomi meglio, se dichiaro che mi basta vendere solo la metà di quello che in realtà vendo normalmente, per andare almeno in pari dovrei vendere quella metà al doppio del prezzo rispetto a quando non c'erano le quote. Cosa non sto perdendo?

  6. #6
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    QUOTE LATTE (perchè esistono?)

    Le quote servono a razionare la produzione, a limitarla, impedendo che i prezzi crollino e che gli allevatori stessi finiscano in rovina.. perchè ovviamente, ognuno di loro ha l'incentivo a produrre di più.. ma appunto se lo facessero tutti, ci sarebbe un enorme eccesso di produzione rispetto alla domanda, il prezzo crollerebbe e finirebbero tutti falliti. Le quote latte servono non solo perchè c'è un eccesso di produzione attuale, ma c'è anche un incentivo ad aumentarla ancora.. dato che a parità di superficie un allevamento da latte è molto più redditizio di qualsiasi altra produzione agricola. Le quote sono state distribuite tra i paesi della UE fotografando le rispettive capacità produttive.. e non i consumi.. quindi paesi che producono più di quanto consumano esportano in paesi che producono meno di quanto consumano.. anche se nei secondi, la produzione potrebbe crescere fino a soddisfare il consumo interno.. ma come detto, se ogni allevatore fosse lasciato libero di produrre quanto vuole, l'intero settore affogherebbe sotto il latte che esso stesso ha prodotto..

  7. #7
    Invece produrre latte e buttarlo nei canali è un dono del cielo...

  8. #8
    e il modo per bypassare il protezionismo e il mercato drogato è aquistare direttamente dai produttori
    http://www.milkmaps.com/index.php
    e in culo ai lobbisti

    ben ritrovato ML
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  9. #9
    Utente bannato
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    poi ce la meniamo tanto per due kebabbari in meno nel centro storico

  10. #10
    ma non solo il latte, mai sentito parlare di distillazione obbligatoria dei vini da tavola?
    mai visto le arance sotto i buldozer?
    con quale faccia poi si parla di risolvere il problema della fame nel mondo quando gli eccessi di produzione vengono distrutti per mantenere il prezzo?
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