Quando un film si basa su un testo solido come l'ottima sceneggiatura di Peter Morgan, e quando gli interpreti sono due attori in palla come Michael Sheen (Frost) e Frank Langella (un Nixon veramente formidabile), anche un regista mediocre come Ron Howard può tirar fuori un gran film dall'incontro/scontro di due uomini dalle storie profondamente diverse ma accumunati dal desiderio di emergere a tutti i costi.
Frost/Nixon è la cronaca dell'intervista che nel 1977 il presentatore britannico David Frost riuscì a strappare al decaduto presidente americano Richard Nixon, ed è una cronaca emozionante, che si sviluppa secondo i tempi di un vero match di boxe.
Sembra incredibile che un film dove la parte rilevante è costituita dal confronto in primo piano di due uomini riesca a sviluppare interesse, eppure la tensione che si prova nell'intervista finale a Nixon è altissima, prende completamente l'attenzione e ti svuota, mentre le parole di Nixon fluiscono lentamente e la sua faccia invade il primo piano ci si sente quasi schiacciare dal peso immenso delle parole che pronuncia.
Brillante e incisivo, ed estremamente indovinata la scelta di riviverne la cronaca attraverso le finte interviste postume agli sparring-partners dello storico incontro.
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