c'è una cosa che non va in questa democrazia, che la rende una dittatura dei partiti... in breve partitocrazia.
A quelli che sono scontenti dai partiti non è dato modo di esprimere il loro dissenso in maniera concreta (e non con le solite manifestazioni... il sale della democrazia... si come no...) cioé alle elezioni. Attualmente uno come me che aborra quella gente può soltanto non andare a votare, oppure annullare la scheda. In entrambi i casi il proprio non voto, o voto di dissenso non viene contato nella percentuale finale e il voto degli altri conterà un po' di più. In pratica votano gli altri per me.
Cosa si può fare di concreto per questo paese? Si potrebbe organizzare una astensione dal voto in massa... ma se pure si raggiungesse il 50% di astenuti o anche più, alla fine cosa si otterrebbe? I partiti farebbero finta di preoccuparsi del calo di affluenza... il capo dello stato si direbbe preoccupato "bisogna riavvicinare i cittadini alla politica... bla bla", e dopo una settimana di questa pantomima.. tutto tornerebbe come prima fino alle elezioni successive quando ricomincerebbe da capo il teatrino.
Di fatto qundi non è possibile scardinare il sistema dei partiti corrotti che c'è da noi. Ci si aspetterebbe che i partiti si rinnovino da soli, ascoltando quello che chiede la gente... ma queste sono solo illusioni e parole... non cambia mai niente.
Volevo esporre, in maniera generale, la mia idea su come dovrebbe essere cambiato il sistema delle elezioni per togliere un po' di potere ai partiti e ridarlo alla gente.
L'idea principale è che il voto di dissenso DEVE essere calcolato, altrimenti la gente continuerà a votare il meno peggio. Per voto di dissenso non considererei gli astenuti perché non è detto che chi non si esprime sia per forza deluso. Semplicemente, siccome sulla scheda si vota il proprio rappresentante al parlamento, ci dovrebbe essere la possibilità di barrare una casella con scritto accanto: "non delego nessuno di questi a rappresentarmi"... ovviamente la percentuale di questo voto di dissenso dovrebbe concorrere a formare il 100% insieme ai voti ai partiti e i seggi corrispondenti dovrebbero rimanere VUOTI.
Una volta superata un certa soglia critica di dissenso, per esempio il 50%, scatterebbe poi un meccanismo in base al quale l'elezione sarebbe invalidata. Nessuno di coloro che si sono presentati in lista si potrebbe più ripresentare, e le elezioni si riterrebbero a breve con liste completamente rinnovate (nel frattempo per esempio potrebbe rimanere in carica il governo precedente). In altre parole, quando il livello di bassezza della politica supererebbe un certo limite (per esempio lo stato attuale), i cittadini avrebbero uno strumento per resettare i propri vecchi "rappresentanti" e mandarli a cag... ehm... a casa. I politici sarebbero quindi in qualche modo costretti a lavorare bene, e a rinunciare a determinati privilegi per non essere mandati affanc... ehm a casa, mentre ora nessuno gli chiede conto di cosa hanno prodotto e abbiamo gente che ha passato 50 anni in parlamento come scalfaro, andreotti, napolitano.... e gente che nonostante siano delle nullità, si continuano a ripresentare sicuri di essere eletti.
Per coloro che mi obiettano che in questo modo si resetterebero anche i pochi che sono capaci, dico che nessuno vieterebbe a costoro, se veramente capaci, di essere scelti come ministri o tecnici con determinate responsabilità di governo... semplicemente non sarebbero in parlamento a votare... non è che serve per forza quella poltrona per fare del bene al paese no??
Adesso volevo rivolgere una domanda ai vari wsim, skix, agiaco, bubu, ecc... :
perché state pensando che ho detto un pacco di cazzate??