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Roma, 17 feb - Giornata di passione per Finmeccanica, che stando alle indiscrezioni della stampa, vede a rischio una commessa della controllata AugustaWestLand in USA. Il titolo, partito in calo del 5%, mantiene un'ampia minusvalenza del 4% a 11,4 euro. Stando a quanto riportato dal quotidiano MF, la compagnia della difesa italiana, che controlla il produttore britannico di elicotteri, potrebbe sentirsi annunciare una riapertura della gara in USA per un elicottero della Marina militare americana, o veder costretta a dividere la commessa con grandi produttori statunitensi, come Lockheed Martin. Il motivo risiederebbe nell'eccessivo sforamento del budget iniziale, dato che il costo di produzione ha superato del 50% quello originario, sebbene l'aumento sia stato causato dagli obbligatori aggiornamenti tecnici dei componenti dell'elicottero.


Mi sembra tanto la storia dei pifferi di montagna.

L'Italia ha dato l'appoggio a Bush per le varie guerre, soprattutto per le commesse militari e industriali che ne sarebbero derivate.

In questo momento vorrei sapere davvero cosa ha in mente Scaroni (Eni), visto che dopo Finmeccanica, l'altra azienda strategica italiana rimane l'Eni.